Murat Yakin e Breel Embolo hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida attesissima contro il Portogallo
L'attaccante stempera la tensione: «Un giocatore che toglierei al Portogallo? Tutti e tre i portieri...».
DOHA - Niente paura. Anzi. La Svizzera vista all'opera venerdì contro la Serbia ha tutti gli argomenti per mettere sotto pressione anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Solida (se si eccettua qualche sbavatura individuale...), concentrata e capace di pungere davanti, la formazione rossocrociata è pronta a un'altra battaglia da dentro o fuori, questa volta valida per gli ottavi di finale.
«Siamo pronti, i giocatori che erano malati sono tornati in gruppo e non vediamo l'ora del match - è intervenuto Murat Yakin in conferenza stampa - È una grande opportunità per noi e vogliamo scrivere la storia. Dopo quella di domani ci piacerebbe regalare un'altra partita al nostro popolo. Il Portogallo? Affrontiamo una squadra pronta e matura. Conosciamo l'avversario e durante l'estate abbiamo dimostrato che vincere contro di loro è possibile. Abbiamo un'opportunità unica. I rigori? Se saranno necessari ci faremo trovare pronti...».
L'importanza, in sfide come queste, è essere flessibili: «I giocatori sono abbastanza maturi da poter cambiare modulo e tattica anche durante lo stesso incontro. In partite come queste sappiamo quanto sia importante essere dinamici. Il comportamento di Xhaka contro la Serbia? Quello che è successo non ha più bisogno di essere discusso. Era una partita speciale, l'abbiamo vinta. Adesso siamo concentrati su quella di domani».
I rossocrociati si troveranno di fronte uno dei calciatori più forti del pianeta, il tanto chiacchierato CR7: «Ronaldo è una risorsa per tutto il mondo, non solo per il calcio. Sono felice di giocare contro un giocatore del genere».
Gli ottavi di finale, d'ora in avanti, dovranno essere la "normalità" per la Svizzera? «Nello sport non devi mai girarti indietro e guardare al passato, devi sempre proiettarti al futuro. Ovviamente però, quando si ottiene qualcosa di grande, le aspettative aumentano. I risultati importanti restano sui libri di storia, noi domani vogliamo fare una buona partita e qualificarci per i quarti di finale. Stop».
Il microfono è poi passato al nostro terminale offensivo Breel Embolo. Contrariamente alla Serbia, contro i lusitani la Svizzera non avrà troppa pressione addosso. Anche se... «Siamo degli outsider e le partite iniziano dallo 0-0, ogni dettaglio è importante. Dovremo fare molta attenzione alla fase difensiva e saper sfruttare le nostre occasioni. Un giocatore che toglierei al Portogallo? Tutti e tre i portieri... (ride)».
Embolo si è infine soffermato sulla scelta che sono chiamati a fare alcuni calciatori, quella della Nazionale per cui giocare: «Non è mai facile, passi delle notti senza dormire. Dobbiamo decidere relativamente giovani, ma questo fa parte del gioco...».