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«Mondiali finiti per Messi? Vediamo» Arno Rossini: «Se anche un toro è felice…»
Messi, finché il gioco varrà la candela...
DOHA - Si vince e si smette? A margine della semifinale contro la Croazia, incassati gli applausi di compagni e tifosi e sfoderati sorrisi larghissimi, Leo Messi ha ammesso che quella di domenica, contro la Francia, sarà la sua ultima partita ai Mondiali. «Quattro anni sono tanti», ha sottolineato, facendo intendere che un pensierino sul post carriera ha già cominciato a farlo.
La finale sarà anche l’ultima in assoluto con la maglia dell’Albiceleste?
«Non credo proprio - è intervenuto Arno Rossini - Secondo me alla Copa America del 2024 sarà presente. Per quanto riguarda i Mondiali del 2026, poi, io non sono tanto sicuro che non ci sarà. È vero che un quadriennio è lungo e fare previsioni e progetti, per un calciatore che ha già 35 anni, è impossibile; se però non avrà grandi infortuni…».
Anche perché ha dimostrato una volta ancora di essere fenomenale, quando si accende.
«Esatto, fa questo. Passeggia a lungo, per settanta-ottanta minuti di partita, e poi ha delle fiammate improvvise. Ma con queste riesce sempre a creare qualcosa. Riesce sempre a rompere l’equilibrio. Il terzo gol dell’Argentina contro la Croazia, quella sfida su metà campo con Gvardiol… in quanti possono dire di avere le qualità e la forza per un’azione del genere?».
Il problema non sono, appunto, i settanta-ottanta minuti di nulla?
«Dipende dal contesto. Nella selezione sudamericana, nella quale c’è un bellissimo clima, no di certo. Lo staff tecnico è stato bravissimo a creare un gruppo solidissimo, che riconosce in Leo il suo leader naturale e nel quale tutti remano nella stessa direzione. Si divertono e mettono il bene comune prima degli interessi personali. Per questo sono pericolosissimi. Per questo, credo, continueranno insieme ancora per un po’. Una prova di ciò l’ha data Lautaro Martinez, fuori per scelta tecnica in semifinale ma pronto a festeggiare Alvarez per i due gol segnati. Era felice per il risultato piuttosto che nero perché in panchina. E se un toro è felice…».
Bene la nazionale. Ma nel club, quanto tempo ancora potrà giocare Messi?
«Finché il gioco varrà la candela. Finché, ovvero, i suoi dieci minuti di qualità peseranno più degli altri di “assenza”. Quanto continuerà è difficile dirlo, dipenderà molto dalla passione e dalla voglia di fare sacrifici che ancora gli sono rimaste. Dovesse stare bene e accettasse, con il passare del tempo, di non poter giocare tutte le partite dal primo all’ultimo minuto, potrebbe muoversi ad alto livello ancora per un bel po’. Quattro o cinque anni almeno. Dalla sua ha, poi, la capacità di fare gruppo, di farsi voler bene. Non è Cristiano Ronaldo, per intenderci, e questo potrebbe favorire la sua “permanenza” in uno spogliatoio».
