Arno Rossini: «Mbappé grande, ma il migliore della Francia è un altro»
«Messi e l’Argentina campioni? Basta un episodio…».
DOHA - L'Argentina si è qualificata dominando la Croazia, la Francia è passata faticando con il Marocco. Albiceleste e Bleus si giocheranno il titolo a Qatar 2022. Tenuto conto delle ultime prestazioni, non si può non sottolineare come, domenica, i grandi favoriti saranno i sudamericani.
«Sono assolutamente d'accordo - è intervenuto Arno Rossini - Superata la paura della sconfitta contro l'Arabia Saudita, la truppa di Scaloni è cresciuta molto durante i Mondiali. Quella di Deschamps, invece, nelle ultime partite non ha convinto. Contro Inghilterra e appunto Marocco ha rischiato molto più del previsto e si è salvata soprattutto per le iniziative dei singoli. Detto ciò, in campo può succedere di tutto: basta un episodio, basta magari un gol veloce dei galletti, e il destino può cambiare. Al momento, in ogni caso, io vedo un’Argentina estremamente determinata e una Francia in difficoltà. I galletti sembrano pronti da fare arrosto».
Sarà Messi contro Mbappé?
«Sono i giocatori simbolo delle due selezioni. Sono quelli che più di tutti hanno la possibilità, con un’invenzione, di rompere l'equilibrio. Certo, sia da una parte che dall'altra ci sono altri potenziali campioni, però credo che alla fine sarà uno di loro due a decidere la partita».
Se a laurearsi campione sarà Messi, il paragone con Maradona non sarà più improponibile. Toccasse invece a Mbappé?
«In Francia lo considererebbero più grande di Platini. È un fenomeno ma ha ancora grandi margini di crescita. Potrebbe davvero completare una carriera gigantesca».
Lo hanno accostato a Ronaldo… il brasiliano.
«È molto simile, è vero. È forse meno potente e fisicamente meno prestante, ma ha la stessa accelerazione. Riesce a fare tutto in velocità. Riuscisse a migliorare negli ultimi sedici metri, acquisisse cattiveria, potrebbe davvero diventare grandissimo».
Di sicuro con la Coppa del Mondo in bacheca finirebbe con il conquistare anche il Pallone d’Oro.
«Vero, anche se secondo me il miglior giocatore di questa Francia, quello più determinante, è un altro. Mi riferisco a Griezmann il quale, pur di portare i suoi al traguardo, ha accettato di arretrare il baricentro del suo gioco e di sacrificarsi per tutti».
Sempre parlando di Pallone d'Oro… Benzema sta meglio e potrebbe essere convocato per la finale.
«Di sicuro la sua presenza non minerebbe gli equilibri di un gruppo del quale ha fatto parte a lungo. Lo chiameranno davvero? Ancelotti, suo allenatore al Real Madrid, dice che uno come lui è sempre meglio averlo. Magari non starà benissimo, ma per dare il cambio Giroud per 20’-30’ minuti sarebbe perfetto. Uno così io lo porterei».
Didì Deschamp ha dimostrato di saper fare le scelte giuste. Se si vuol parlare di riconoscimenti individuali, uno spetterebbe anche a lui…
«È sicuramente il miglior selezionatore del mondo, per distacco. Scaloni è bravo e ha davanti a sé un futuro importante; Deschamps è però in questo momento inarrivabile. È da anni che Zidane sta gufando per prendergli la panchina. È ancora lì ad aspettare…».