SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Il migliore dei Mondiali? Hugo Lloris»

DOHA - Sette gol nella competizione, due in finale, tanta garra - sì, sarebbe uruguaiana, ma per stavolta ci può stare - ripiegamenti difensivi… in Qatar Lionel Messi ha fatto di tutto e di più, pilotando l’Argentina a un titolo che le mancava da 36 anni. Ha vinto. Ha sollevato la Coppa del Mondo e… quindi ha pure prenotato il prossimo Pallone d’Oro. Domanda secca: è stato il miglior giocatore dei Mondiali appena andati in archivio?

«Con migliore intendiamo quello che ha segnato di più? Il più decisivo? Il più dominante? Il grande trascinatore? Il simbolo? Perché si dovrebbe specificare - è intervenuto Arno Rossini - Come si può non celebrare un calciatore di quello spessore, con quelle qualità, che per di più ha portato i suoi al successo?».

Quindi via il cappello davanti alla Pulce?
«Non si può non riconoscere la sua grandezza. È stato enorme. Premesso ciò, in un mondo ideale nel quale il cognome, la fama e la visibilità non valgono nella scelta, io il premio di “migliore” lo darei a un altro. Punterei su Hugo Lloris».

Bravo, sì…
«E determinante. I portieri non fanno mai troppa notizia, non vengono mai considerati nel momento delle incoronazioni; il 35enne nizzardo però, va riconosciuto, ha disputato un torneo impressionante. La Francia ha perso via via smalto. È partita bene ma nelle ultime uscite non ha impressionato. Nonostante ciò è arrivata fino in fondo. Se ce l’ha fatta per me grande merito va proprio all’estremo difensore del Tottenham, sempre pronto, sempre attento, sempre decisivo. Poi, se mi permettete, prima di Leo, io citerei anche Mbappé».

Otto gol totali, la tripletta in finale…
«Con due rigori pesantissimi e una rete al volo di una difficoltà e una bellezza assolute. E che dire di quella serpentina nella coda dei supplementari, che se completata lo avrebbe reso immortale? Avesse segnato quel gol, che sarebbe valso il titolo perché mancavano una manciata di secondi alla fine, sarebbe venuto giù lo stadio. Messi è stato tutto, fiammate ma anche pause, colpi da maestro ma anche errori, come quelli che hanno permesso alla Francia di rientrare. Kylian ha raggiunto per me un livello più alto». 

Podio Lloris, Mbappé, Messi?
«In quest’ordine, sì. Ma poi capisco che nei premi ci sia anche molta politica…».