Alla vigilia del GP di Spagna, il rapporto tra il tedesco e il team è ai minimi storici.
«Credo di avere dalla squadra lo stesso trattamento di Charles».
MONTMELÓ - Amarezza, delusione ma anche un po’ di fiducia. L’avvicinamento al GP di Spagna (in programma domenica, a partire dalle ore 15.10, sul circuito del Montmeló) in casa Ferrari è caratterizzato da sentimenti contrastanti. Consci di essere costretti a soffrire per ottenere risultati modesti, i due piloti che vestono di rosso si sono divisi tra lo scoramento per le difficoltà palesate e la voglia di riscatto.
«Il mare non è calmo, anzi è agitato», ha sottolineato per esempio Sebastian Vettel, ammettendo però di avere ancora un buon feeling con il team e di essere pronto a spremere il massimo dalla monoposto. «A Silverstone non ho avuto un bel weekend: non sono riuscito a ottimizzare il potenziale della vettura, ma credo di avere dalla squadra lo stesso trattamento di Charles. Certo, ho vissuto momenti più felici, ma non penso comunque che ci lasceremo prima della scadenza del contratto. Ma questa è una domanda che non va fatta a me, io mi diverto sempre a guidare questa vettura».
«A Silverstone è andata meglio del previsto, anche se non so perché. Semplicemente mi sono sentito molto meglio in macchina, il bilanciamento era buono. In Spagna sarà però molto più difficile», gli ha fatto eco un Charles Leclerc combattivo ma realista.
Entrambi, salvo sorpresone, le Mercedes (e forse anche la Red Bull di Verstappen) le vedranno solo nel primo giro. Questo passa ora il convento...