Freni in fiamme e morale sotto i tacchi: l’ultima Monza in rosso è stata amarissima per il tedesco.
«A volte devi fare i conti con quello che hai a disposizione».
MONZA - Il weekend di Monza - quello del primo successo in F1 di Pierre Gasly con la sua Alpha Tauri - si è chiuso nel peggiore dei modi per la Ferrari. In costante affanno e sempre più in crisi, la rossa è colata a picco nelle qualifiche di sabato, vivendo poi una gara horror in cui i sogni di rimonta sono presto naufragati.
Se la domenica di Leclerc si è chiusa con lo spaventoso incidente che ha innescato la "decisiva" bandiera rossa, quella di Vettel - già costretto a vivere un campionato da separato in casa - è stata ancora più triste e sconfortante.
Partito senza cullare grandi ambizioni, il tedesco ha dovuto alzare bandiera bianca dopo la miseria di sei giri, con i freni della sua monoposto che hanno preso fuoco e smesso di funzionare a dovere.
Costretto al ritiro, Seb non ha usato giri di parole per descrivere la sua gara… «Non so cosa sia successo, ma è stato un incubo - ha commentato il pilota tedesco, quattro volte campione del mondo - Un disastro anche peggiore di quanto mi aspettassi. Per me e per tutto il team. È triste che la mia ultima Monza in Ferrari sia stata così; alla fine è meglio che non ci siano i tifosi. Io vorrei poter stare davanti a tutti in griglia, ma a volte bisogna fare i conti con quello che si ha a disposizione. Adesso dobbiamo cercare di dare il massimo per vivere un degno finale di stagione. C'è tanto lavoro da fare e dobbiamo concentrarci su questo. La prossima gara al Mugello? Sarebbe già buono non avere problemi».