Il motomondiale è sbarcato a Jerez, dove il Cabroncito si fratturò l'omero lo scorso mese di luglio.
Lo spagnolo della Honda: «A livello fisico la mia condizione non è cambiata molto rispetto a Portimão, ma spero di guidare meglio».
JEREZ - Con i bolidi sbarcati a Jerez de la Frontera per il quarto round stagionale, Marc Marquez sta vivendo il secondo grande "ritorno" dopo quello del 18 aprile a Portimão. Sì, perché se in Portogallo il Cabroncito è tornato finalmente in griglia dopo le operazioni e il calvario, a Jerez deve giocoforza dare un occhio anche al passato, perché torna proprio sul circuito teatro dell'incidente costatogli il lungo stop.
«A Jerez ho tanti ricordi belli e alcuni brutti, ma per la maggior parte sono comunque positivi - ha spiegato il pilota della Honda sollecitato sull'argomento - A livello fisico la mia condizione non è cambiata molto rispetto a due settimane or sono, ma spero di guidare meglio».
Marquez ha poi analizzato il suo ritorno in pista in Portogallo: «Quello di Portimão è stato un weekend davvero speciale, qui invece sembra tutto un po' più tranquillo. Voglio essere più costante e trovare la posizione giusta sulla moto, l'ultima volta facevo fatica nelle curve verso destra», ha aggiunto lo spagnolo, spiegando di muoversi ancora un po' a scatti («come RoboCop»), in alcune curve.
Insomma Marc sa che ci vorrà ancora del tempo, ma promette di tornare al vertice con una Honda ancora più competitiva: «Il team sta lavorando a delle modifiche, ma al momento il primo limite è il mio fisico. La situazione è un po' complicata, ma presto torneremo al comando».