Sensazioni contrastanti su una delle piste più amate dai piloti
Weekend speciale in un angolino di Toscana.
SCARPERIA E SAN PIERO - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova
Caro Mugello, ci sei mancato. Perché un Mondiale senza di te, senza quel battito del cuore accelerato quando a oltre 350 orari si passa sul dosso che porta alla staccata della San Donato - che se mai una curva deve avere il nome di un santo, allora la scelta non avrebbe potuto essere più azzeccata -, senza il respiro che ti si ferma in gola quando ti butti nella picchiata della Casanova-Savelli, senza il cervello che ti urla “cosa fai?” nell’affrontare con il polso aperto le curve cieche delle Arrabbiate, beh, senza tutto questo un Mondiale così è un po’ meno Mondiale.
Dovessimo scrivere una lettera di bentornato al GP d’Italia, la scriveremmo così. Perché il Mugello è una delle piste in assoluto più amate dai piloti, perché quei prati ricolmi di tifo, quando il tifo era la normalità e non una speranza, facevano venire la pelle d’oca, perché “al Mugello non si dorme”, e anche se le prossime notti saranno le più silenziose di sempre, in un angolo della memoria ci saranno sempre quel “bra bra braapp” dei motori accelerati fino a esalare l’ultimo respiro, il profumo delle grigliate che scende fino al paddock, la galleria d’arte degli striscioni di chi al Mugello non ha mai voluto mancare. Mancherà tutto questo, eppure sarà bello tornare in questo angolino di Toscana in un weekend che è un po’ più speciale degli altri. Perché i caschi di molti piloti come da tradizione brilleranno di colori diversi. Perché il sabato pomeriggio Luca Gresini si emozionerà ed emozionerà salendo in sella alla Gresini del suo babbo Fausto in un giro di pista che sarà un dolce messaggio di nostalgia all’uomo, prima ancora che al campione. Perché Jack Miller, il re delle ultime due gare, riceverà il primo premio di questa stagione sotto forma di un’estensione del contratto con la Ducati anche per il 2022. Perché Fabio Quartararo vuole riprendersi quello che il fisico e la pioggia gli hanno tolto nelle ultime due gare e Francesco Bagnaia vuole prendersi la prima vittoria. Perché Valentino Rossi cercherà energia da una delle sue piste talismano. Perché il Mugello è il Mugello, e alla fine basta pronunciare il suo nome per sentirsi un po’ più felici.