Il pilota olandese della Red Bull guida la classifica generale con 105 punti, quattro lunghezze di vantaggio su Hamilton
Dal nostro corrispondente, Umberto Zapelloni.
Per Max Verstappen sta cominciando una nuova vita. Nel weekend di Baku si ritroverà per la prima volta a difendere la leadership in campionato. Non più cacciatore, ma lepre, con tutte le implicazioni che questo comporta. Dopo 124 gran premi da inseguitore si tuffa in un weekend di gara da una prospettiva diversa. Ora guarda tutti dall’alto in basso e non è detto che sia più semplice.
Nel mondo dello sport è pieno di campioni che una volta in testa a una gara o in vantaggio in una partita, hanno improvvisamente avuto il braccino corto. La chiamano paura di vincere. Ma non è solo quello. Max in gara ha dimostrato di non aver paura di vincere. Quando ha avuto l’occasione in questa seconda parte di carriera, l’ha sempre sfruttata. Ma un conto è pensare alla vittoria di tappa, un’altra è pensare al campionato. Correre sempre all’attacco, ma limitare i rischi che potrebbero portare a sanguinosi zero in classifica, è diverso. Soprattutto se dall’altra parte ti trovi un Hamilton che cercherà in ogni modo di mandarti in confusione.
Lewis è bravissimo a mettere sotto pressione i suoi avversari. Sfrutta il suo talento in pista, ma anche la sua grandissima abilità psicologica. Non dimentichiamoci mai che Rosberg, dopo essere riuscito a batterlo, si è ritirato perché stremato e svuotato. E Rosberg si era rodato combattendo per i titoli in molti campionati minori. Max in pratica è passato subito in Formula 1 saltando tutta la trafila delle categorie propedeutiche (a parte l’anno di Formula 3), non lotta per la vittoria in un campionato dai tempi dei kart.
Da venerdì per lui comincia una nuova vita, quella del leader di un campionato. «Non mi fanno paura i giochetti psicologici di Lewis. Ho la forza mentale per batterlo», ha detto da Monte Carlo. Ma il fatto che lo abbia detto significa che ha già iniziato a pensarci. Il Mondiale quest’anno, con un duello finalmente ravvicinato, non si giocherà soltanto in pista dove finora Red Bull e Mercedes hanno avuto prestazioni molto simili. Conterà molto la testa dei due sfidanti. La forza mentale di Lewis la conosciamo. Rosberg l’ha retta, poi è scoppiato, Vettel non è riuscito a resistere. Max sembra avere la faccia tosta giusta per sopravvivere a ogni provocazione. Se davvero avrà anche la forza mentale lo scopriremo presto. A cominciare da Baku dove nelle quattro edizioni fin qui disputate (3 Gp azeri e un Gp d’Europa) non è mai salito sul podio.