Alberto Puig: «Pedrosa, Stoner e Lorenzo speciali, ma Marc...»
«Marquez, mentalità vincente senza fare la superstar».
ALCAÑIZ - Un cannibale, un fenomeno, un egoista, una primadonna, il migliore di sempre, uno che va veloce solo grazie alla moto. Marc Marquez non riesce proprio a “unire”: quelli che raccoglie sono solo pareri discordanti. È amatissimo o odiatissimo, incensato o insultato, ma di sicuro non lascia indifferenti.
Al partito degli adulatori dello spagnolo si è unito Alberto Puig, team manager della Honda HRC. “È di parte”, penserete; certo, ma è anche una voce autorevole.
«Ho avuto la fortuna di lavorare con talenti come Dani Pedrosa, Casey Stoner e Jorge Lorenzo - ha raccontato il dirigente spagnolo - stiamo parlando di campioni speciali, tutti fortissimi. Marquez però ha qualcosa in più: è di un altro pianeta. Per quanto riguarda la competizione, è un animale. Quando mette il casco qualcosa di speciale può sempre accadere. L’infortunio, poi, non lo frenerà a lungo: la sua mentalità è la stessa e, con maggiore esperienza, diventerà ancora più forte. Non si è infine mai comportato da superstar: considera il team una famiglia e si impegna per mantenere un bel clima all’interno di esso».