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IL SORPASSO...A DUE RUOTEUltimi balli per Rossi nel suo feudo romagnolo

16.09.21 - 12:00
Le due gare sulla pista intitolata a Marco Simoncelli saranno l’occasione per l’ultimo saluto italiano a Rossi.
Imago
Ultimi balli per Rossi nel suo feudo romagnolo
Le due gare sulla pista intitolata a Marco Simoncelli saranno l’occasione per l’ultimo saluto italiano a Rossi.
A fine stagione e dopo 26 di più che onorato servizio, il pesarese andrà in “pensione”. L’evento rappresenterà il cambio della guardia tra il più grande pilota di questo secolo e i suoi eredi. Intanto, negli occhi, abbiamo ancora tutti la sublime vittoria di Bagnaia.
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dal nostro corrispondente Leonardo Villanova

MISANO ADRIATICO - Sarà una grande festa. Anzi, una doppia grande festa, gettando l’occhio un po’ più avanti, a quando il mese prossimo il Motomondiale tornerà a correre tra i colori del Misano World Circuit. Perché le due gare sulla pista intitolata a Marco Simoncelli - 19 settembre e 24 ottobre - rappresenteranno il momento clou della stagione per dare l’ultimo saluto italiano a Valentino Rossi, che alla fine di questa stagione e dopo 26 di più che onorato servizio andrà in pensione dal Motomondiale. In quello che però rappresenterà il cambio della guardia tra il più grande pilota di questo secolo e i suoi eredi.

Misano Adriatico arriva mentre tutti abbiamo ancora negli occhi la sublime vittoria di Francesco Bagnaia, che dopo esserci andato vicino tante volte, finalmente ha fatto festa con la sua Ducati al termine di una gara pazzesca per intensità e perfezione, con Pecco capace di resistere, controllare, portare al limite e poi costringere all’errore Marc Marquez, che non sarà ancora al 100%, vero, ma domenica per 23 giri si è dimenticato di quel braccio destro che continua a farlo impazzire. È un pilota a crescita lenta ma costante, Pecco, e adesso che ha finalmente rotto il ghiaccio della prima vittoria, diventerà lecito e doveroso aspettarselo ogni domenica a lottare per podio e vittorie. 

Con il mirino puntato su quello che ora diventa un obiettivo reale e dovuto: il titolo della MotoGP. Ma Pecco non è l’unico a prendersi sulle spalle il fardello pesantissimo di rendere tollerabile a tutti gli appassionati di motociclismo, italiani e non, l’addio di Valentino, visto che, almeno nella prossima stagione, a condividere una bella parte di responsabilità ci sarà anche Franco Morbidelli, che indossando i colori della Yamaha ufficiale e da compagno di quello che, a oggi, sembra poter diventare il successore di Joan Mir sul trono iridato, ovvero Fabio Quartararo, comincerà l’anno per puntare al titolo. Tra lui e Fabio, da compagni di squadra siamo 1-1, sarà una sfida bellissima. 

Se Pecco e Morbido sono le due frecce italiane più affilate, alle loro spalle, però, iniziano a vedersi nuovi protagonisti: perché Enea Bastianini sta crescendo bene, e la gara disputata in Spagna, quel sesto posto con la Ducati sulla carta meno sviluppata, è l’ennesima conferma del grande valore del campione uscente della Moto2. E poi, ma dopo un anno di assenza bisognerà vedere se e quanto si sarà arrugginito, proprio da domenica tornerà in circolazione Andrea Dovizioso, che in questi mesi ha sempre puntato segretamente la Yamaha, tanto da rifiutare la proposta dell’Aprilia. Se avrà fatto bene o male lo capiremo presto.

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