Verstappen conduce la classifica piloti (332,5 punti), 14 lunghezze di vantaggio sul suo rivale britannico (318,5).
Domenica 21 novembre è in agenda il GP del Qatar.
LOSAIL - La guerra generazionale tra Max e Lewis ha sulla Formula 1 l'effetto di certe pillole blu. Il campionato non era così bello e combattuto da anni. Il duello tra Verstappen e Hamilton assomiglia sempre di più a certe epiche battaglie d’altri tempi con Lewis che corre alla Senna e Verstappen che ragiona alla Prost, capendo che il Mondiale può anche conquistarlo senza vincere ogni GP.
A tre gare dalla fine, con due territori nuovi da esplorare (il Qatar e poi l’Arabia Saudita), i punti di distacco sono scesi a 14 e non consentono calcoli a chi sta in testa. Max non può permettersi di arrivare sempre secondo. Deve mettere le ruote davanti a Hamilton almeno una volta se vuole vincere il suo primo titolo.
In Brasile hanno dato spettacolo arrivando fino al limite, che sono stati bravissimi a non superare quando si sono trovati fianco a fianco, ruota a ruota. Max ha giocato duro, ma non è andato a colpire la caviglia dell’avversario. I commissari hanno “notato”, ma poi hanno preferito non intervenire. Giusto così. La F1 è bella quando i piloti lottano tra di loro. Max e Lewis a San Paolo hanno reso onore ad Ayrton Senna che era l’idolo di questa gente. Sono stati più bravi e corretti loro dei rispettivi team manager, perché sentire Toto Wolff dire: “Ci sono delle macchine irregolari al via di questo GP” non è un bel messaggio. Se si ritiene che ci sia qualcosa di irregolare si fa ricorso. Punto. Dire e non dire non è sportivo. Soprattutto dopo che alla vigilia avevano trovato un’irregolarità (sia pure millimetrica) sulla tua auto. Perché Hamilton ha dovuto fare davvero tutto da solo. La Mercedes gli ha complicato la vita con l’errore sull’alettone che gli ha fatto perdere 20 posizioni nella Sprint Qualifying e con la mancanza di affidabilità che ha costretto il team a cambiare motore, facendo perdere a Lewis altre 5 posizioni. Per battere Verstappen ha dovuto guadagnare 25 ranghi. Qualcosa di davvero magico. Qualcosa che gli restituisce fiducia e gli permette di tenere aperto il campionato. Comunque vada a finire Verstappen e Hamilton hanno dimostrato di essere due campioni degni del titolo. Ci facciano divertire ancora.