Yamaha sotto esame dopo le delusioni di Losail. Il tutto mentre Quartararo sta trattando il rinnovo...
Troppo prudenti, a Iwata sembrano essere in ritardo rispetto alla concorrenza.
KUTA - Dal nostro inviato, Leonardo Villanova.
È stata la grande delusione del Qatar, perché dopo avere dominato lo scorso anno entrambe le gare che avevano aperto il campionato, a Losail la Yamaha di Fabio Quartararo e di Franco Morbidelli si è dovuta accontentare di poco più di un brodino.
Il nono e l’undicesimo posto finale rappresentano infatti un semi-fallimento; e c’è anche Andrea Dovizioso, mai a suo agio finora sulla moto, finito ancora più indietro. Le M1 sulla pista dell’Emirato hanno sofferto più di altre la poca trazione, con Quartararo e Morbidelli mai davvero protagonisti e sempre costretti a rincorrere. Vero che, nell’ottica di un intero campionato, Losail non è mai stata troppo indicativa, e che con questo inizio di stagione totalmente atipico - con ben quattro gare lontano dall’Europa prima di atterrare a fine aprile nel Vecchio Continente - ogni discorso appare relativo, ma gettando un’occhiata al panorama generale non ci si può esimere dal puntare il dito contro la squadra di Iwata.
Dei sei costruttori in campo, la Yamaha sembra quella che ha fatto meno bene i compiti invernali. E il nervosismo lampante di Quartararo rappresenta la cartina di tornasole per la squadra capace lo scorso anno di dominare su gran parte delle piste e di portare a casa il Mondiale piloti. Non era ancora finita la stagione, che il francese chiedeva già a gran voce agli ingegneri giapponesi di intervenire fortemente sul motore, il vero Tallone d’Achille della M1, le cui velocità di punta sono spesso imbarazzanti se paragonate alla concorrenza. Invece, mentre la Honda dava vita a una nuova moto, la Ducati affinava la Desmosedici, l'Aprilia si presentava con un progetto totalmente nuovo e la Suzuki, l’unica altra casa a schierare un motore quattro cilindri in linea, riusciva a trovare una consistente dose di cavalleria, la Yamaha è sembrata lavorare su piccoli sviluppi che in questo momento sembrano lasciarla un po’ indietro.
Colpa di una mentalità, quella del reparto corse di Iwata, sempre troppo prudente e mai capace di provare a osare, come invece fanno altre Case. E con i mugugni di Quartararo sempre più presenti, è necessario correre ai ripari urgentemente, anche perché i cattivi risultati rischiano di complicare notevolmente le trattative di rinnovo del contratto in scadenza dell’iridato. In Indonesia questo fine settimana sarà già vietato sbagliare.