Nell'ultimo GP di Imola, Leclerc è giunto solo sesto a causa di un errore. La gara è stata vinta da Verstappen.
Il monegasco guida la classifica generale (86 punti), proprio davanti all'olandese (59) e a Perez (54).
IMOLA - Nella gara di casa non ha funzionato quasi nulla, dal meteo alla partenza di Carlos e Charles, fino all’errore di Leclerc arrivato dopo un pit stop più lento del dovuto. La Red Bull, sottoposta a una prima efficace cura dimagrante, aveva qualcosa in più, ma senza il degrado eccessivo delle soft durante la Sprint Race, Charles avrebbe vinto e senza gli errori in gara, si sarebbe potuto comodamente portare a casa un secondo posto e 7 punti in più. Non c’è stata una debacle tecnica, ma soltanto umana. Inattesa e inaspettata perché Charles sembrava aver raggiunto il livello di maturità giusto per non lasciarsi prendere la mano. Invece si è fatto ingolosire come il bambino che entra in una pasticceria. Ha visto il suo dolce al cioccolato preferito e per provare a prenderlo ha fatto cadere il vassoio coi cannoncini. Dopo ha chiesto scusa, ma la rabbia resterà lì fino alla prossima vittoria.
Ora quell’errore va trasformato in energia per reagire. Nell’arco di una stagione da 23 gare con una sfida ravvicinata come quella con Verstappen, qualche errore ci sta. Ma a questo punto è importante cominciare a ragionare diversamente: il mondiale si vince correndo qualche volta anche come Prost e non sempre come Senna. Ci sono gare in cui vale la pena andare all’attacco. Rischiare per una vittoria ha un senso. Farlo per un secondo posto che avrebbe portato 3 punti in più di un terzo, forse non aveva senso. Ma Charles era convinto di farcela, secondo il suo standard non stava rischiando più di tanto nel cercare di avvicinarsi a Perez per poi aprire il DRS e volare via. Ha sbagliato e stop. Dovesse provarci altre dieci volte forse non finirebbe più allo stesso modo.
Quello che conta ora è resettare. Andare a Miami, una gara inedita per tutti, con un’ala nuova adatta a una pista veloce sulla carta, per continuare a mordere Verstappen. La batosta di Imola è servita per capire che non potrà essere mai una passeggiata contro avversari simili. Per vincere bisogna essere perfetti. Nella macchina e negli uomini. E poi la Ferrari deve tornare a correre con due piloti (Sainz nelle ultime due gare ha completato un solo giro) perché per mettere in difficoltà la Red Bull serve tutto. Sarà una battaglia da vincere sui dettagli. E senza errori.