Insulti a ripetizione e sfottò: un dipendente McLaren rischia il licenziamento
Dalla McLaren: «Commenti in contrasto con i nostri valori: stiamo indagando».
BRACKLEY - Campionissimo in pista - nonostante le ultime settimane complicate - Lewis Hamilton è da tempo impegnato in una sfida particolare che nulla ha a che vedere con motori e velocità. Il pilota inglese ha infatti deciso di dare battaglia a... un hater che l’ha preso di mira.
Nei mesi, Lew è stato ripetutamente bersagliato di insulti, anche pesanti, via social. Commenti negativi, “feste” davanti alle sue sfortune, epiteti irripetibili… il 37enne nativo di Stevenage ha incassato senza rispondere. Fino a che la misura è stata colma. All’ennesimo sfottò Hamilton è infatti andato a fondo alla questione, scoprendo che tali cattiverie gratuite arrivavano, probabilmente, direttamente dall’interno del box.
Iniziati dal secondo GP del Bahrain del 2020, i post sembrano infatti tutti riconducibili a un dipendente della McLaren, che evidentemente per il britannico non prova alcuna simpatia. Individuato il colpevole, l’eptatitolato ha chiesto conto alla scuderia di Woking, che è così stata costretta a muoversi.
«Consideriamo questi commenti completamente in contrasto con i nostri valori e la nostra cultura - hanno comunicato dal team - la questione è stata presa sul serio tanto che la nostra priorità è ora quella di completare un’indagine». Qualora davvero gli insulti fossero stati griffati da un suo dipendente, la scuderia britannica si vedrebbe costretta a interrompere il rapporto lavorativo.