L'ex pilota belga sul sette campione del mondo: «Non appena cali, ti indebolisci e da lì in poi cali molto rapidamente»
«Il declino è molto più rapido della crescita che hai avuto da giovane».
BRUXELLES - E se la grande delusione del titolo perso lo scorso anno fosse stata il "capolinea" della gloriosa carriera di Lewis Hamilton? Sono in tanti a chiederselo... Il britannico arranca e sta facendo maledettamente fatica a emergere di fronte a una concorrenza agguerrita e spietata.
È vero, il Mondiale è ancora lungo ma dopo cinque gare (delle 22 in programma) l'esponente della Mercedes - sesto nella generale - lamenta addirittura 68 punti di svantaggio sull'attuale leader Leclerc.
Jacky Ickx, vice-campione del mondo in F1 nel 1969 e 1970, ha detto la sua. E le sue non sono certo state parole... al miele. «Non puoi pensare di battere Max Verstappen, Charles Leclerc o Lando Norris se non sei più al tuo massimo - le parole del belga espresse a Ziggo Sport - Come pilota, cresci, cresci e cresci fino a raggiungere il tuo apice di rendimento per poi cercare di mantenerlo. Non appena cali, ti indebolisci e da lì in poi cali molto rapidamente. Il declino è molto più rapido della crescita che hai avuto da giovane. Avete visto quanto erano stanchi ed esausti i piloti dopo aver corso a Miami? A volte si sente dire che vincere è facile, ma non lo è mai. Bisogna sempre avere il massimo della concentrazione».
Qualche gara sì, un Mondiale no? «L'importante è che Lewis abbia ancora voglia di gareggiare. Ha molti tifosi e tante persone che lo seguono volentieri. Senza dubbio vincerà ancora qualche Gran Premio, ma il tempo a sua disposizione sta per scadere...».