Quanti i motivi d'interesse in vista della gara di domenica: dal 2017 ha sempre vinto Hamilton...
Nel 1996, proprio in Catalogna, Michael Schumacher conquistò la prima delle sue 72 vittorie con la Ferrari.
BARCELLONA - Il Gran premio di Catalogna a Barcellona, anzi a Montmeló per essere precisi, è un po’ il Gran premio delle prime volte. Nel 1996 Schumacher conquistò la prima delle sue 72 vittorie con la Ferrari. Nel 2016 Verstappen vinse a 18 anni, 7 mesi e 15 giorni la sua gara, stabilendo un record ancora imbattuto. Schumi in Catalogna, gara in calendario dal 1991 (anno pre olimpico per Barcellona), ha vinto sei volte, esattamente quante Hamilton che dal 2017 allo scorso anno ha monopolizzato il gradino più alto del podio.
La Mercedes a Barcellona ha perso solo quando Lewis e Rosberg si sono eliminati a vicenda alla prima curva. Era la pista ideale per sfoggiare tutta la supremazia del team di Toto Wolff. E domenica vedremo se, su una pista così favorevole, la Mercedes sarà capace di ritrovare la via. Difficile. Il distacco sembra essere troppo grande per prevedere un ritorno Mercedes nella lotta per la vittoria. Barcellona è una sorta di ultima spiaggia. Se la Mercedes non si avvicinerà alle avversarie sulla sua pista preferita, difficilmente potrà poi fare il grande salto.
A Barcellona vedremo tante novità sulle monoposto. Dopo cinque gare è arrivato il momento delle prime evoluzioni importanti (la Red Bull si è già portata avanti) e la Ferrari punta molto su quanto porterà in pista a Barcellona per fare un ulteriore salto in avanti. Deve recuperare velocità di punta senza compromettere eccessivamente l’usura delle gomme che si è rivelato un punto debole a Miami. A Barcellona la Pirelli porterà le sue mescole più dure, anche in previsione delle temperature che dovrebbero essere estive, e la Ferrari dovrebbe comunque soffrire meno.
La pista di Barcellona è quella dove i team hanno percorso più chilometri negli ultimi anni, quella dove sono state messe in moto per la prima volta le monoposto di questa nuova generazione. Non ci sono segreti, quindi è il posto giusto per fare degli esperimenti, per cercare strade nuove, visto che esistono enciclopedie di dati per le comparazioni. È insomma un weekend importante per verificare la bontà delle prime evoluzioni.
Rispetto al passato questa volta i team non spieranno gli avversari solo per carpirne le novità messe in pista, ma anche per valutarne l’impatto economico. Tutto deve essere misurato. Lo impone il budget cap che presto comincerà a pesare sugli sviluppi.