A Monte Carlo la Scuderia di Maranello è riuscita nell'impresa di perdere una gara che stava dominando
E se si cominciasse a dire chiaramente che l’uomo su cui puntare per il titolo è Charles?
MARANELLO - Per vincere a Monte Carlo ed evitare altre figuracce planetarie la Ferrari dovrebbe ingaggiare Flavio Briatore. Nessuno potrebbe applicare una strategia migliore della sua che al GP di Monaco ha messo nello stesso scatto Instagram Elisabetta Gregoraci, Naomi Campbell e Heidi Klum che non sono solo tre super model, ma sono tre sue ex. Una strategia vincente.
Al contrario di quella messa in pista da Binotto e i suoi uomini che sono riusciti a trasformare la corsia box in un'autostrada ligure durante i weekend con Leclerc in coda dietro a Sainz. Ha perso due secondi, è vero, quelli che non bastano neppure per ordinare un Rustichella Classico, ma sono bastati a farlo rientrare in pista dietro a Verstappen completando il patatrac cominciato due giri primi quando Charles era stato tardivamente richiamato per montare gomme Intermedie.
La Ferrari è riuscita nell’impresa di perdere una gara che stava dominando. Piangere sul latte versato, come si dice anche nel mondo tecnologico della Formula 1, è inutile. Ma è necessario capire perché la strategia non ha funzionato e soprattutto perché gli uomini in Rosso abbiano abboccato alla chiamata Red Bull per Perez. Un amo gettato lì per sparigliare. Un petardo che sul muretto Ferrari ha avuto l’effetto di una granata. Eppure l’anno scorso la Ferrari era migliorata nella gestione della gara. Non commetteva più antichi errori. Certo, in palio non c’era la vittoria. Ma non si può dire che in Ferrari abbiano perso l’abitudine a vincere, non dopo due successi di Charles nelle prime tre gare dell’anno. Una catastrofe simile capitò anche all’alba dell’era Schumacher, quando Irvine rimase fermo ai box di Magny Cours senza gomme. Dopo quell’errore Todt riscrisse le regole del gioco e gli errori diminuirono (a Irvine capitò ancora al Gp d’Europa) fino a sparire negli anni dell’oro.
Ora tocca a Binotto, che quel periodo conosce bene, intervenire per evitare di sprecare ancora i tesori che Leclerc accumula al sabato con dei giri magici in qualifica. Si potrebbe cominciare con il dire chiaramente che l’uomo su cui puntare per il titolo è Charles, facendo capire a Carlos che è lì per aiutare non per cercare gloria personale.