Gli annunci dei primi sei innesti sono imminenti: «Per lo straniero attendiamo le decisioni delle due squadre ticinesi»
«Io e Julien Vauclair in due contesti differenti ma in una situazione simile».
BIASCA - Come procede la pianificazione della prossima stagione dei Ticino Rockets? È vero, siamo solo in giugno, ma il tempo vola e in quel di Biasca si sta facendo di tutto per allestire una rosa all'altezza, composta da giocatori d'esperienza, giovani da testare e sviluppare e infine da elementi di Ambrì, Lugano e Davos da “preparare” per il grande salto in National League.
A che punto siamo? Abbiamo girato la domanda a Sébastien Reuille, responsabile sport & management dei rivieraschi: «Ad oggi abbiamo praticamente concluso le trattative con sei giocatori (i nomi verranno resi noti prossimamente, ndr). Se le finanze lo permetteranno vogliamo arrivare ad averne otto-nove sotto la campana Rockets. La nostra idea è quella di puntare su cinque-sei elementi d'esperienza, ai quali affiancare due-tre giovani in cui vediamo del potenziale interessante per progredire. Nei prossimi giorni ci chineremo anche sulla questione straniero, dove stiamo aspettando le varie decisioni che verranno prese dalle squadre ticinesi».
Dove volete migliorarvi rispetto all'anno passato?
«La scorsa è stata una stagione difficile, è mancata una certa stabilità nel lavoro quotidiano. Lo staff tecnico e la squadra hanno sofferto la situazione poiché c'erano troppi giocatori che andavano e venivano».
Una situazione chiarita con i club a voi affiliati. Giusto?
«A fine stagione abbiamo avuto dei meeting costruttivi con i club di National League, proprio volti a risolvere questa problematica ma nei quali si è anche discusso degli aspetti positivi. Ci hanno assicurato che faranno tutto il possibile per evitare che ciò accada di nuovo. In una squadra non è solo la partita che conta: anche gli allenamenti, dove vengono provate le varie situazioni di gioco, rivestono un'importanza notevole».
Hnat Domenichelli a Lugano, Julien Vauclair a Porrentruy e Sébastien Reuille a Biasca: in riva al Ceresio "nascono" tanti dirigenti...
«Hnat lo sento spesso per ovvie ragioni, ma anche con Julien ho contatti abbastanza quotidiani per scambiarci informazioni su alcuni giocatori oppure per aspetti amministrativi e collaborazioni. Trovo che stia svolgendo un buon lavoro ed ha una grande voglia di far crescere la squadra. Seppure in due contesti diversi, siamo entrambi confrontati con la medesima situazione: ci ritroviamo a lavorare con un budget ridotto. Sono comunque convinto che l'anno prossimo vedremo un Ajoie più competitivo rispetto a quello della stagione scorsa».