L’onda gialla segue Valentino Rossi: pochi tifosi per le moto, migliaia (imprevisti) per le quattro ruote
Il catalizzatore Valentino Rossi fa preoccupare la Dorna (e godere il Fanatec).
MISANO ADRIATICA - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova.
Il Mugello mezzo vuoto nell’ultima apparizione della MotoGP, a inizio giugno, è una ferita al cuore che fa ancora male agli appassionati del motociclismo. Provate a chiedere ai piloti le tre-quattro piste più amate: state certi che il circuito che si snoda tra le colline a pochi passi da Scarperia non mancherà in nessun elenco.
Per questo, la boutade di Carmelo Ezpeleta che ha minacciato di togliere all’Italia una gara se in futuro non ci sarà un’inversione di tendenza, in questo momento trova il tempo che trova. Ma è comunque un fatto che, con l’addio di Valentino Rossi dalle competizioni a due ruote, nella vicina Penisola il calo di interesse sia stato decisamente cospicuo. Il Dottore era infatti in grado di attrarre una grandissima quantità di fan. Ne sono la riprova anche le tribune che anche in questa stagione vengono riservate ai soci del VR46 Fan Club in molti dei circuiti del Motomondiale, con il giallo che continua a essere uno dei colori dominanti. E, soprattutto, il grande numero di appassionati che lo scorso weekend hanno preso d’assalto una Misano Adriatica torrida per andare a vedere Valentino impegnato nella seconda prova italiana, dopo quella inaugurale di Imola, nel Fanatec, al volante dell’Audi R8GT3 Evo II del team belga WRT.
Sono stati circa 18mila, questi i dati diramati dagli organizzatori di Misano, i tifosi accorsi al circuito intitolato a Marco Simoncelli, e la maggior parte di loro indossava qualcosa di giallo, fosse un cappellino, una maglietta, una bandiera. Davvero tanti, considerato come altrimenti questo tipo di gare raccolga una partecipazione davvero minima. Altra prova? In un paddock invaso da bisarche e hospitality, la sola zona da coda in tangenziale romana in un giorno feriale era quella che ospitava il team di Valentino. Lo stesso “Doc” che, dopo un incidente nella gara di sabato, nella seconda sprint di domenica si è tolto il lusso di andare a prendere il quinto posto, miglior risultato finora nella corsa da un’ora, venendo salutato come se avesse vinto una gara del Mondiale.
Insomma, se nella MotoGP ormai il suo ritiro è un dato di fatto acclamato, con Rossi che ormai solo sporadicamente entra nei discorsi (anche perché, quando al Mugello è stato ritirato il numero, la sua è stata una comparsata veloce prima di scappare a Imola a vedere il concerto del suo amico Vasco), per la stragrande maggioranza dei tifosi la storia non è cambiata. Valentino resta un mito da seguire, qualsiasi cosa faccia. E quelli di Misano, che dopo il Mugello hanno fiutato il pericolo e a livello di marketing non sono gli ultimi arrivati, sono stati bravi a inventarsi l’accoppiata dei biglietti validi per Fanatec (ma anche per il Mondiale Superbike) e la gara di MotoGP di settembre.