Due date in una settimana - a Le Castellet e a Budapest - poi la Formula 1 andrà in pausa per un mese.
L'olandese della Red Bull guida la generale con 208 punti, davanti al monegasco della Ferrari (170). Inseguono Perez (151), Sainz (133), Russell (128) e Hamilton (109).
LE CASTELLET - Ancora un piccolo sforzo, due gare in una settimana, poi la Formula 1 andrà in pausa fino al 26 agosto quando tornerà in pista per le prove del Gran premio del Belgio. In occasione di questo appuntamento entrerà in vigore il già contestatissimo AOM (Aerodynamic Oscillation Metric) per misurare il saltellamento delle vetture ed eventualmente imporre alle scuderie di alzare le monoposto da terra. Un intervento pro Mercedes, così almeno sostengono Red Bull e Ferrari che daranno battaglia soprattutto in vista del 2023 quando Liberty Media e FIA vorrebbero modificare le regole annullando il vantaggio accumulato fin qui dai due team che stanno dominando il campionato. Una battaglia legale fuori dalla pista mancava e vede coinvolti anche quei piccoli team che hanno reagito meglio della Mercedes al porpoising. Vedremo dove porterà. Intanto è difficile che l’AOM possa cambiare il destino di questo campionato saldamente in mano a Red Bull e Ferrari.
Prima di spegnere i motori restano le gare in Francia e in Ungheria. Fare previsioni è difficile perché Red Bull e Ferrari sono molto vicine nelle prestazioni e la differenza (in millesimi di secondo) possono farla gli assetti e la giornata del pilota. Diverso il discorso in gara dove l’affidabilità della Ferrari continua a giocare un ruolo importantissimo. La Scuderia, reduce da due vittorie di fila, deve allungare la serie se vuole andare in vacanza con un distacco meno importante in classifica dove Leclerc è a 38 punti da Max e la Ferrari a 56 dalla Red Bull. Per tenere vivi i sogni il Cavallino ha bisogno di un doppio colpo su due piste dalle caratteristiche molto diverse. Saranno gare da vivere con il fiato sospeso perché la Ferrari ha abituato i suoi tifosi a domeniche con il cuore in gola. Fino a che non si taglia il traguardo non si può stare tranquilli. Le sorprese sono nascoste dietro a ogni curva e sia Leclerc che Sainz hanno abbondantemente pagato la mancanza di affidabilità della SF 75. Leclerc ha montato una power unit nuova in Canada e ormai sono tre gare che accumula chilometri. Quasi mille chilometri sullo stesso motore aumentano i rischi. Ma non c’è altro da fare se non incrociare le dita.