Austria indigesta per un Quartararo preoccupato
Aleix Espargaró e Pecco Bagnaia sono pronti ad approfittare degli errori di Quartararo.
SPIELBERG - Non bastasse la pista, ci si mette anche il meteo: le previsioni parlano infatti di pioggia per tutti i tre giorni del weekend, elemento da lui mai troppo gradito. Sconfitto in maniera anche piuttosto pesante in quel di Silverstone, Fabio Quartararo si presenta a Zeltweg con i sensi all’erta.
La gara in Austria è, sulla carta almeno, una delle più difficili per la Yamaha. Lo dice la storia: è infatti sempre stata (tranne in due occasioni, gara-1 nel 2020 con Miguel Oliveira e lo scorso anno in gara-2 con Brad Binder, entrambi su KTM) un feudo della Ducati.
Un tracciato, quello in Stiria, tutto frenate violente e accelerazioni, che rappresentano il pane della Rossa. Mentre la Yamaha ha proprio nella potenza del motore, quindi non solo velocità massima ma anche accelerazione pura, il grosso limite con il quale da anni ormai i piloti si trovano a convivere (ricordate le scuse pubbliche dei vertici giapponesi a Valentino Rossi e Maverick Viñales?).
Se, in più, aggiungiamo la novità introdotta quest’anno a livello di sicurezza dopo la tragedia sfiorata nel 2020 (Johann Zarco che chiude la porta a Franco Morbidelli sul rettilineo in salita, botto tremendo con le moto impazzite che sfiorano di un nulla Valentino e Maverick), una chicane lentissima che dovrebbe favorire ancora la Ducati, ecco che Quartararo ha più di un motivo per mostrarsi preoccupato.
Questo anche perché, complice la sua caduta olandese e l’opaco ottavo posto inglese, quella che fino ad Assen sembrava una fuga solitaria ha subito una brusca interruzione. Lontano 22 punti, Aleix Espargaró resta l’avversario più pericoloso per il francese. Ma attenzione anche a Francesco Bagnaia, che nell’arco di due gare è risalito da -91 a -49, riaccendendo le proprie speranze e quelle della Ducati.
Sotto gli occhi di un Marc Marquez che, dopo l’operazione al braccio di inizio giugno, in Austria tornerà a farsi vedere come spettatore e per pungolare una Honda in piena crisi tecnica (e nel weekend dovrebbe arrivare l’annuncio di Joan Mir come suo compagno 2023), sarà quindi su questi tre, su Quartararo, Espargaro e Bagnaia, che si concentrerà l’attenzione di tutti.
Interessante sarà però seguire un’altra lotta in ottica 2023: quella per la sella della Ducati ufficiale, tra Enea Bastianini e Jorge Martin, che un anno fa proprio a Zeltweg conquistò pole e vittoria. Una gara “tutto o niente” per i due talenti dei team Gresini e Pramac che, impegnati nella propria personale disfida, potrebbero diventare anche preziosi alleati - o temibili nemici - di Pecco, tutto preso dalla sua volata iridata.