«Volevamo reagire alla tattica di Hamilton, i meccanici hanno avuto poco tempo per prepararsi»
«Stiamo sviluppando la nuova monoposto; vedrete nel 2023».
ZANDVOORT - Il terzo posto colto da Charles Leclerc è stato un brodino, un brodino con il quale la Ferrari non è - ovviamente - riuscita a soddisfare appieno i suoi tifosi. Più di quello però, visto il trend delle ultime settimane, i supporter “rossi”, un po’ frustrati, un po’ sconsolati, non si attendevano. La crescita delle Red Bull e pure la ritrovata competitività delle Mercedes avevano infatti fatto capire loro che, in Olanda, la vittoria sarebbe stata difficilmente alla portata.
Il brodino però, almeno, è facilmente digeribile. Tutto tranquillo, quindi? Per nulla, perché la gara di Zandvoort è rimasta sullo stomaco di quanti amano la Ferrari: il (solito) disastro ai box è infatti qualcosa di difficilmente accettabile. Raramente si è vista una tale disorganizzazione. Raramente si è visto un cambio per… tre pneumatici.
«Abbiamo fatto un pasticcio - ha provato a spiegare Mattia Binotto, team principal a Maranello - È stato un pasticcio dovuto al fatto che abbiamo richiamato Carlos (Sainz, ndr) quando era all’ultima curva. I meccanici hanno avuto poco tempo per prepararsi ma volevamo reagire alla strategia di Hamilton. Sono cose che succedono. Si impara: ma è semplicemente stato un pasticcio. Per quel che riguarda la monoposto, invece, la stiamo sviluppando e quanto visto in Olanda ci aiuterà a correggere il tiro. La nuova vettura sta crescendo bene, non è quella attuale. Vedrete nel 2023».