I nemici-amici Bagnaia-Bastianini fanno sognare
Trema e gongola, Ducati proiettata nel futuro.
MISANO ADRIATICO - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova.
Vogliamo scommettere che la nuova coppia Ducati formata da Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini sarà quella che avrà nelle mani la possibilità di riportare tanti tifosi orfani di Valentino Rossi a guardare nuovamente la MotoGP?
Gli ingredienti perché questo accada ci sono, e la gara di Misano Adriatico della scorsa domenica lo ha messo sotto gli occhi di tutti. Quegli ultimi giri, con la Bestia attaccata agli scarichi della Ducati (quasi) gemella di Pecco, hanno fatto capire innanzitutto come la coppia rossa del 2023 sarà forte, fortissima.
Con la sesta vittoria stagionale, la quarta consecutiva, Bagnaia ha dimostrato ancora una volta di saper essere perfetto quando messo sotto pressione. L’anomalia, da questo punto di vista, era stata la caduta di Le Mans di maggio quando, sorpreso dall’arrivo proprio di Bastianini, era prima andato lungo e poi scivolato malamente. Un’anomalia, appunto, perché prima di allora c’erano state la battaglia con Marc Marquez ad Aragon di un anno fa, nel giorno della sua prima vittoria, e poi quella, altrettanto intensa, con Fabio Quartararo a Jerez quest’anno. A Misano, come aveva fatto già a Silverstone, Bagnaia è invece stato assolutamente perfetto, non concedendo il minimo varco prima a Maverick Viñales, poi appunto a Bastianini. Che correndo in casa e con quella livrea meravigliosa dedicata a Fausto Gresini non poteva non provare a vincere. Anche perché, al di là dei discorsi (assurdi in questo momento) di giochi di squadra Ducati per favorire Pecco nel recupero a Quartararo, quello che molti dei tifosi non hanno considerato è che il team creato da Nadia Padovani, la vedova di Fausto, per correre nel Mondiale le moto non le riceve gratis dalla Ducati. Le paga e anche profumatamente (parliamo di qualche milione); e tra una vittoria e un secondo posto ci sono in ballo anche interessi economici legati alle sponsorizzazioni. E poi, soprattutto in questo momento in cui di gare all’orizzonte ce ne sono ancora sei, favorire in modo plateale Bagnaia sarebbe il modo migliore per sminuire il grandissimo lavoro che sta facendo.
Ha fatto bene, Bastianini, a provarci fino con tutte le sue energie, e quel suo ultimo giro veloce e la difesa perfetta e senza la minima sbavatura del torinese, sono stati la miglior pubblicità possibile per proiettarci nella MotoGP che verrà. Prima, però, c’è un Mondiale da provare a strappare a Quartararo e, continuando di questo passo, l’impresa è molto più alla portata di quello che avremmo immaginato fino a un mese fa.