Quartararo o Bagnaia? Tra i due litiganti potrebbe godere…
Tutti gli occhi sono puntati su Quartararo e Bagnaia. Ma Espargaró scalpita.
VENTNOR - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova.
Uno si darebbe volentieri un pizzicotto e anche più per capire se quell’incubo che sta vivendo è una triste realtà. L’altro, invece, il pizzicotto se lo darebbe per confermare che quello che sta accarezzando non è solo uno splendido sogno ma una meravigliosa realtà che, continuando di questo passo, lo porterà a sedere tra i grandi delle due ruote. E poi c’è il terzo incomodo, uno che un po’ brutto anatroccolo deve per forza sentirsi, visto che c’è stato un momento in cui in testa al Mondiale c’era lui, e tutti giù a parlare della crisi di Francesco Bagnaia e della ghiottissima opportunità di Fabio Quartararo di fare il bis iridato.
Poi è rimasto a lungo secondo, sempre competitivo, vicino ma non vicinissimo, ma neppure mai troppo lontano. Eppure, già proiettati al finale di stagione, gli esperti si sono concentrati solo su Re Fabio e sul Principe Pecco, nonostante il torinese della Ducati a un certo punto fosse precipitato agli inferi della classifica.
Eppure Aleix Espargaró - sì, stiamo parlando di lui - anche adesso che mancano solo tre gare alla fine è ancora lì aggrappato con i denti, con le unghie, con tutto quello che può servire a lui e all’Aprilia, per inseguire quella che all’inizio della stagione era una quasi utopia ma che, gara dopo gara, si è trasformata prima in sogno e poi in realtà concreta. Nel titolo ci crede Aleix, malgrado gli inciampi delle ultime gare, l’erroraccio del suo telemetrista prima del via del GP del Giappone, con la mappa sbagliata, che lo ha fatto chiudere a ridosso della zona punti, e poi la gara tutta in sofferenza in Thailandia. Dove il maggiore (e anche il più bravo, ormai bisognerebbe avere il coraggio di dirlo) dei due fratelli spagnoli, comunque una manciata di punti a chi in questo momento non se la sta passando benissimo li ha anche rosicchiati. È terzo a -20 in classifica da Quartararo e a -18 da Bagnaia, Aleix, che però dopo alcune piste complicate, all’orizzonte ora vede le due gare da cerchietto rosso che sta aspettando da mesi. «In Australia e Malesia saremo noi quelli da battere», insiste a dire da tempi non sospetti. Perché a Phillip Island lui e l’Aprilia storicamente sono sempre andati bene, e nei test invernali di Sepang lui e Maverick Viñales erano stati il riferimento. Non hanno più tempo da perdere, Espargaró e Noale, in vista del gran finale di Valencia, che potrebbe anche essere la gara del tutto o niente. Nelle prossime due domeniche serviranno punti pesanti. Perché come dice il proverbio, a volte tra i due litiganti è il terzo a godere e l’iberico, per tempra, voglia e capacità di sofferenza, si è messo in testa di fare uno scherzetto a tutti.