«Revoca del titolo a Verstappen? Una follia»
Sforamento del Budget Cap: è attesa la sentenza.
MILTON KEYNES - Ha vinto due titoli dei piloti consecutivi con Verstappen ed è vicina a mettere le mani anche su quello dei costruttori, che le manca dal 2013: la Red Bull, non c’è che dire, sta per completare una stagione scintillante.
L’unica macchia sull’annata della scuderia potrebbe metterla la FIA, che presto emetterà una sentenza riguardo alla violazione, accertata, del Budget Cap 2021. Al contrario di quanto emerso in un primo momento, a Milton Keynes non hanno sforato ampiamente il tetto di spese consentito: sono rimasti sotto la soglia “accettabile” del 5%. Questo dovrebbe metterli al riparo da punizioni esemplari. Dovrebbero insomma potersela cavare con una multa e con una lieve diminuzione delle spese consentite nel 2023. C’è però chi, puntando su sportività e credibilità, ancora sta chiedendo una pena durissima.
Che secondo Helmut Marko però non arriverà. «Penso che revocare il titolo vinto lo scorso anno da Verstappen sarebbe una follia - ha spiegato il super consulente della Red Bull - Visto che siamo convinti di aver rispettato il Budget Cap e che le discussioni con la FIA sono ancora in corso, non voglio però esprimermi troppo su questo argomento. Il passato, in ogni caso, parla chiaro: la FIA ha già punito in maniera molto lieve delle gravi infrazioni regolamentari. Infrazioni ben più importanti rispetto a quella a noi contestata».
Pur senza fare nomi, Marko ha punzecchiato la Ferrari, che nel 2019 fece scelte “alternative” riguardo alla power unit. In quell’occasione la questione si chiuse con un accordo segreto tra Binotto e la FIA, un agreement dopo il quale però, per tutto il 2020, le monoposto rosse inanellarono, guarda caso, prestazioni modestissime e picchi di potenza lontanissimi da quelli delle rivali.