Bagnaia non più “killer”, ma basta così
Abbacchiato e impreciso, Quartararo sembra aver alzato bandiera bianca.
VENTNOR - Uno è finito sull'asfalto, l'altro non ha vinto nonostante fosse in testa quasi fino all'ultimo. Dopo l'Australia, Quartararo e Bagnaia vivono in ogni caso sensazioni diametralmente opposte.
Il primo, il francese, è deluso, abbacchiato, quasi vuoto. Il secondo, l’italiano, sta invece toccando il cielo con un dito. Il primo, il campione della Yamaha, a una moto che non va più sta unendo errori e nervosismo. Il secondo, lo sfidante della Ducati, è ultimamente meno letale del solito ma, grazie al bolide che cavalca, continua a ottenere risultati importanti. E, soprattutto, è il nuovo leader della classifica iridata. Dopo aver infilato quattro vittorie consecutive, Pecco da Torino ha smesso di precedere tutti in pista. Gli è forse un po’ venuto il “braccino” ma, comunque costante, in otto Gran Premi è passato da -91 a +14 in graduatoria, piazzando un sorpasso che sa quasi di sentenza.
«Sono contento di essere in testa al Mondiale - ha spiegato proprio il 25enne - è molto importante a questo punto della stagione anche se ancora non gongolo. Sono meno contento per la gara, ma quando ho saputo che Fabio era caduto tutto è cambiato. Mi sono detto che una vittoria sarebbe stata importante ma che arrivare al traguardo lo era di più».
Dopo Phillip Island (dove, in Moto3, Guevara si è laureato campione del mondo), a due prove dalla fine Bagnaia vede un titolo che potrebbe addirittura conquistare già settimana prossima in Malesia.
«Ora è difficile, ma vediamo. A Sepang dobbiamo rimanere lì, resistere e lottare - ha spiegato Quartararo - Tenuto conto del possibile consumo elevato, a Phillip Island abbiamo optato per le gomme hard, che però ho fatto un po’ fatica a scaldare. In Malesia sarà più facile tenerle calde. Proveremo a rimanere in corsa in vista dell’ultima prova a Valencia».