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A due gare dal termine Bagnaia (233 punti) conduce la classifica davanti a Quartararo (219) e Aleix Espargaro (206).
Nella giornata di domenica avrà luogo il penultimo GP stagionale della classe regina in Malesia.
SEPANG - La grande fuga non è più. Nella ghiaia di curva 2 di Phillip Island, Fabio Quartararo non solo colleziona il secondo zero consecutivo alla voce punti, il quarto in stagione, ma soprattutto viene sollevato di peso e spodestato da quel trono iridato che occupava dal GP del Portogallo.
All’inizio molto comodamente, forse troppo, visto che dopo il GP di Germania e quel vantaggio che sembrava incolmabile su Francesco Bagnaia, El Diablo ha iniziato a dilapidare una montagna di punti, un’erosione neppure lenta, ma feroce, quasi violenta, tra errori suoi e limiti tecnici della sua Yamaha. Così che la coppia perfetta che a un certo punto stava dominando la stagione ha iniziato a disunirsi, mentre alle loro spalle si avvicinava sempre più minacciosa l’ombra rossa della Ducati di Bagnaia. Quello che per tutti è sempre stato il vero e unico rivale al titolo del francese.
Per quanto per oltre metà campionato sia stato ufficialmente il principale avversario di Quartararo, alla fine anche Aleix Espargaro ha iniziato a perdere colpi, poco per colpa sua (la caduta di Silverstone), soprattutto per le disattenzioni e la pressione sempre più crescente sul box Aprilia, che trovatosi inaspettatamente a lottare da grande in mezzo ai grandi, ha perso la direzione: alla mappa sbagliata in Giappone ha fatto seguito la difficoltà di trovare l’assetto giusto in Thailandia, fino all’altro errore di strategia elettronica domenica in Australia, che oltre a tagliare la potenza con il consumo delle gomme, ha tagliato forse definitivamente le gambe anche al povero Aleix.
Poteva essere lo spagnolo il terzo incomodo a godere nella battaglia tra Yamaha e Ducati, invece, a prepararsi a vestire i panni di quasi re è proprio Bagnaia, che dopo essere entrato nella storia per il poker consecutivo di vittorie con la Ducati, con i 105 punti recuperati a Quartararo ha completato la rimonta più grande della storia della moto. O meglio, quasi completato, perché se i 14 punti con i quali il torinese si presenta in Malesia sono un gruzzolo bello importante da gestire, a questo punto deve confermare di avere compiuto davvero quello step, mentale più che tecnico, per essere ammesso al palazzo dei grandi della moto. Sepang, pista con rettilinei da aeroporto, farà decollare definitivamente Pecco e la Rossa?
