Il Dottore si è anche espresso a proposito della sua struttura, la VR46 Academy: «L'Idea è nata casualmente grazie a Marco Simoncelli».
Nella sua carriera il 43enne italiano ha conquistato la bellezza di nove titoli del motomondiale (uno in 125cc, uno in 250cc, uno in 500cc e sei in MotoGP).
TAVULLIA - Negli ultimi anni la VR46 Academy - struttura creata da Valentino Rossi, con lo scopo di aiutare gli italiani emergenti - ha sfornato diversi piloti, che adesso sono in grado di contendersi il titolo di MotoGP.
Il nove volte campione del motomondiale ha infatti formato una nuova generazione vincente e l'ultimo esempio di successo porta il nome di Francesco Bagnaia. Ricordiamo che il primo pilota inserito nel programma della scuderia del Dottore - anche se in via non ufficiale - è stato Marco Simoncelli, scomparso in pista a Sepang nel 2011. «L'idea dell’Academy è nata casualmente con Marco Simoncelli, anche se non esisteva ancora la struttura», sono state le parole di Rossi al portale "GeoPop", riportate dalla "Gazzetta dello Sport". «Mi chiese di aiutarlo in un momento difficile, così abbiamo iniziato nel 2006/2007. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto avere qualcuno che mi faceva compagnia e nello stesso tempo potermi allenare su alti livelli per diventare più forti. Questa esperienza mi era piaciuta talmente tanto che ho poi deciso di aiutare anche altri piloti (L'academy è nata nel 2014, ndr)».
Negli ultimi anni molti dei suoi allievi hanno colto risultati di rilievo, su tutti Francesco Bagnaia - campione iridato della classe regina nel 2022 - e Franco Morbidelli, vice campione nel 2020. «A un certo punto però è nato un problema: questi piloti sono diventati talmente forti che sono diventati miei rivali in MotoGP. Non l’avrei mai pensato, la situazione ci è sfuggita di mano. Ho allevato delle serpi che, appena hanno potuto, mi hanno battuto (ride, ndr)».