Aleix Espargaró: «Dobbiamo essere professionali, anche se a volte costa molto»
Pol Espargaró ha rimediato una contusione polmonare e le fratture della mandibola e di una vertebra dorsale.
PORTIMÃO - Sta bene, se così si può dire. Protagonista di un brutto incidente durante le seconde libere del weekend di Portimão e quasi schiacciato dalla sua moto, Pol Espargaró se l’è cavata con una contusione polmonare, una frattura della mandibola e la frattura di una vertebra dorsale. È ammaccatissimo, insomma, ma non è in pericolo di vita.
Vista la dinamica, nei minuti seguenti allo schianto sono stati parecchi quelli rimasti con il fiato sospeso, preoccupatissimi per il pilota spagnolo. Tra questi anche il fratello Aleix il quale, in pista in quel momento, una volta fermatosi ha tremato. Ha pianto, come lui stesso ha confidato a Marca: «Con Pol sono tanti anni che condivido la vita e questo lavoro - ha raccontato il 33enne iberico - non è la prima volta che fa un incidente e quindi è dura. Ma lo è sempre quando cade un collega e arriva l'ambulanza e, come in questo caso, monta i teloni. Quando li ho visti… e se è tuo fratello è ancora più complicato. Ma dobbiamo essere professionali, anche se a volte costa molto. Quando è caduto stavo correndo, l’ho fatto fino al termine della sessione e lui era già sull’elicottero. Ho sentito Ángel Charte, che mi ha detto che non era stato intubato e che non era grave. Pol però si lamentava tanto per il dolore. E sì che è fortissimo, molto più di me. Soffriva così tanto che sono stati costretti a sedarlo. Aveva anche un livido molto grande all’altezza del polmone ed è per quello che hanno deciso di portarlo via in elicottero».