Rispetto verso gli altri? Ha rasentato livelli molto bassi
Dorna e Direzione di gara sempre (troppo) tenere con Marc Marquez.
TERMAS DE RIO HONDO - Non è mai stato uno dei più popolari tra i suoi colleghi. Per tutto quello che vinceva, fino a un certo punto della carriera almeno, ma anche per i suoi comportamenti in pista. Veloce sì, anzi spesso velocissimo, indiscutibilmente il più veloce. E per questo non troppo simpatico. Ma anche perché completamente spregiudicato, incurante del rischio. Verso di sé, ma anche nei confronti di chi si è trovato a incrociare le sue traiettorie. Non si è mai tirato indietro, Marc Marquez, per conquistare una vittoria, un podio, anche solo una posizione. Del resto, questa è l’indole dei campioni, quelli che accumulano coppe, mentre gli altri fanno collezione di rimpianti e scuse. Ma va anche detto che il rispetto che l’otto volte iridato della Honda ha mostrato nei confronti degli altri ha spesso rasentato livelli molto bassi.
“Sono un putillo” ammette candidamente Marc in ‘All-In’ la sua docuserie autoprodotta. Un bast**do, un figlio di buona donna, scegliete il termine che preferite, ma il concetto è quello. Del resto in questi anni non ha mai nascosto di avere reso la vita impossibile a Dani Pedrosa, scartando persino delle novità solo perché piacevano a lui, quando nel 2013 arrivò in MotoGP da suo compagno alla Honda. Così come di avere ignorato completamente Jorge Lorenzo nel 2019. E basta vedere a come ha succhiato la scia a Joan Mir, l’ultimo arrivo nel box HRC, durante la Q1 delle qualifiche in Portogallo per accedere alla Q2, per capire la sua indole.
Ma dopo l’incidente di domenica, nel quale sbagliando completamente la frenata ha centrato prima Jorge Martin e poi Miguel Oliveira, con il primo che si è fratturato un dito e il secondo ha preso una gran botta ad anca e ginocchio destri che lo terrà fuori dal GP di Argentina, Marquez ha aggiunto ulteriore fuoco al risentimento che molti provano per lui. Anche perché, nonostante in questi anni ne abbia spesso combinate più di Bertoldo, per lui la Dorna e la Direzione Gara hanno spesso chiuso, non uno ma entrambi gli occhi (penalità "lieve" comminata ma spostata alla prima vera presenza dell'iberico, causando la furia della Honda). E così, da Aleix Espargaro che ha chiesto che venisse fermato per una gara, allo stesso Martin che gli ha dato apertamente del pericoloso, in molti stanno iniziando a rivoltarglisi contro.
È un GP dell’Argentina anomalo, quello di questo weekend, perché dei 22 protagonisti, 4 sono già fuori combattimento: Pol Espargaró, tradito dalla mancanza di air-fence e fuori almeno un paio di mesi dopo una caduta impressionante, Enea Bastianini, tirato giù da Luca Marini e con la scapola destra ko, quindi Oliveira e lo stesso Marc, per il metacarpo destro rotto e operato.
Sarà il grande assente, Marquez, a Termas de Rio Hondo, su una pista dove in passato è stato protagonista, in positivo con vittorie incredibili, ma anche per gli scontri soprattutto con Valentino Rossi nel 2015 e 2018. Ma volete scommettere che di lui si parlerà comunque, e non nel migliore dei modi?