Il provvedimento disciplinare inflitto al Cabroncito - che domenica ha fatto “mea culpa” - è al centro delle polemiche.
L'otto volte iridato è stato penalizzato con due long lap penalty. In un primo momento era previsto che scontasse la sanzione in Argentina, ma - causa infortunio - non sarà al via. La precisazione della FIM, arrivata due giorni dopo, ha scatenato la reazione della casa giapponese.
PORTIMÃO - La Honda vuole vederci chiaro e cerca di far valere le proprie ragioni, ma intanto - con il ricorso annunciato - non fa altro che riaccendere i fari su Marc Marquez, protagonista suo malgrado a Portimão.
Non per i risultati in gara, ma per l’incidente che gli è costato un infortunio - con conseguente operazione e forfait per il GP d’Argentina - e ha compromesso la prova dell’incolpevole Oliveira.
La sanzione rimediata dal Cabroncito, già giudicata estremamente lieve da molti colleghi, non è comunque andata giù alla Casa Alata. Come mai? La FIM, in un comunicato ufficiale diramato nelle scorse ore, ha sottolineato che lo spagnolo dovrà scontare il doppio long lap penalty nella prossima gara disputata, e dunque - secondo logica - non a Termas de Rio Hondo (dove non ci sarà).
Per il team giapponese, però, si tratterebbe di un ripensamento dei commissari avvenuto due giorni dopo la prima penalità inflitta, quella che Marquez avrebbe dovuto scontare espressamente in Argentina. Insomma una precisazione - o chiamiamolo un mezzo pasticcio della FIM - che ha generato la reazione del team, convinto (a ragione o meno) che Marquez non debba scontare alcuna penalità saltando il prossimo GP.
«In relazione alla sanzione inflitta dalla FIM a Marc Marquez per l'incidente di gara occorso al Gran Premio del Portogallo, il Repsol Honda Team ritiene che la modifica della sanzione sia consistita in un cambio di criteri su quando la sanzione dovesse essere applicata, e che questa modifica sia stata emessa dalla FIM due giorni dopo che la sanzione iniziale era definitiva non è in linea con l'attuale regolamento della FIM per il Campionato del Mondo MotoGP», spiega la Honda nel suo comunicato.