Bastianini-Marquez, doppio zero che fa malissimo
Austin perde due (sicuri) protagonisti.
AUSTIN - Siamo solo al terzo weekend del Mondiale ma per due attesissimi protagonisti della lotta alla successione di Francesco Bagnaia, ovvero Marc Marquez e ancor più Enea Bastianini, il treno iridato sembra essere irraggiungibile. Entrambi, infatti, saranno i grandi assenti nei caldi giorni di Austin. E la loro sarà un’assenza importante.
Marquez perché del Circuit of the Americas possiede le chiavi di casa. Sette vittorie, delle quali sei consecutive, e sette pole position, queste sì una in fila all’altra, raccontano più di ogni altra cosa la sua grandezza su quella che è considerata da tutti come una delle piste più complicate del calendario.
Bastianini, invece, è l’ultimo ad avere inciso il proprio nome nell’albo d’oro. Con il successo dell’anno scorso che ha confermato le sue grandi doti di pilota dalla seconda parte di gara micidiale: gran rimonta su Jack Miller e Alex Rins e vittoria. È stata la sua seconda in tre gare per il team Gresini, in solitaria.
Erano attesi entrambi al rientro, dopo avere saltato l’intero weekend argentino e gran parte di quello inaugurale portoghese. Ma la frattura alla mano destra dello spagnolo della Honda (al primo metacarpo) non si è ancora saldata; quella alla scapola destra ha invece costretto l’italiano della Ducati ad allenarsi poco in queste due settimane, con una notevole perdita di forza.
Marquez, che in questi tre anni e mezzo ne ha passate di tutti i colori, ha deciso che questa volta no, non aveva senso rischiare ancora, e ha gettato immediatamente la spugna. Bastianini, invece, pur sapendo che difficilmente sarebbe riuscito a essere competitivo nell’arco del fine settimana, ha provato a forzare i tempi, voglioso di cominciare per davvero la sua avventura in rosso dopo essere stato tirato giù da Luca Marini nella gara Sprint del Portogallo. Ha annunciato che sarebbe partito ma alla fine è stato fermato. Decisione giusta, per evitare guai peggiori. È tuttavia chiaro che per iberico e azzurro questo ennesimo doppio zero forzato in classifica ridimensiona notevolmente le ambizioni in campionato.
Dei due, chi si trova con qualche carta in più ancora da giocare è la Bestia, che può contare su una Ducati che finora ha vinto tre delle quattro gare disputate. Per Marc, invece, c’è la solita Honda, che fa arrancare e faticare i suoi piloti. Per lui, l’impresa di lottare per il campionato equivale alla scalata dell’Everest.