Per la Ferrari, quello del Montmeló, è stato un altro weekend difficile da digerire.
Amaro Leclerc: «Stesso stile di guida, differenze enormi nel comportamento della macchina. Dobbiamo lavorare». Deluso anche Sainz, scattato dal secondo posto e infine quinto al traguardo: «Si sono visti i nostri punti deboli».
BARCELLONA - Tanti punti interrogativi e pochi sorrisi in casa Ferrari, con il weekend del Montmeló che ha mostrato ancora i tanti limiti della SF-23. Arrivato in Spagna con un importante pacchetto di aggiornamenti tecnici, il Cavallino si è dovuto accontentare del quinto posto di Sainz, mentre Leclerc ha annaspato.
Amaro - e non poteva essere altrimenti - il commento del monegasco dopo il settimo GP stagionale, iniziato con il 19esimo(!) posto in griglia e chiuso in 11esima piazza (fuori dalla zona punti).
«Dobbiamo lavorare tanto, abbiamo una monoposto di un'incostanza incredibile - ha commentato Leclerc, che domenica è partito dalla pit-lane dopo alcune modifiche alla sua SF-23 - In qualifica la macchina andava dappertutto con il posteriore, in gara invece ho avuto problemi all'anteriore, soprattutto nel primo stint con pneumatici hard. Il secondo treno di pneumatici hard invece andava meglio, ma io non stavo facendo nulla di diverso. Identico stile di guida, differenze enormi nel comportamento della macchina. È molto difficile a livello di gestione delle gomme. È un problema che viene da lontano e non riusciamo a capire. Credo che anche il mio compagno di squadra condivida la mia analisi».
E di problemi ha parlato anche Sainz, che non ha nascosto la delusione.
«Si sono visti i nostri punti deboli: degrado gomme e performance insufficiente nelle curve veloci - ha spiegato lo spagnolo - Il pacchetto di aggiornamenti credo sia valido, ma questo non era il circuito giusto per mostrarne il potenziale. Ora sappiamo con certezza quali sono le nostre debolezze. Si tratta di lavorare tutti in una sola direzione».