L’olandese ha vinto in Qatar davanti a Piastri e Norris
Leclerc quinto, Sainz… nemmeno partito.
LUSAIL - Già consegnati i titoli (l’ultimo, quello “piloti”, è stato assegnato ufficialmente sabato), il GP del Qatar ha perso un po’ di significato. Non che molti di quelli precedenti, cannibalizzati da Max Verstappen, abbiano avuto un seguito incredibile: correre (quasi) senza più motivazioni ha tuttavia un po’ “svuotato” anche i tifosi più fedeli.
Sorbitisi il solito monologo del campionissimo olandese (14esima vittoria stagionale, 49esima in carriera) e rimasti basiti davanti ai guai della Ferrari (Sainz non è nemmeno partito per un guasto all’alimentazione della sua monoposto), a Lusail questi si sono divertiti soprattutto per le tante investigazioni lanciate dai commissari di gara, per l'erroraccio di Hamilton e per la nuova, ottima, prova firmata da Oscar Piastri. L’australiano è riuscito per la seconda volta consecutiva (dopo il Giappone) a portare la sua McLaren sul podio, davanti a quella del compagno Lando Norris. Quarto ha chiuso Russell, che con la sua Mercedes ha preceduto, nell’ordine, Leclerc, Alonso, Ocon, Bottas, Perez e, a completare la top ten, Zhou.