Il caso Chris Horner continua a far discutere, soprattutto dopo che la Red Bull ha deciso di sospendere la propria dipendente
GEDDA - La mossa da parte della Red Bull di sospendere a tempo indeterminato la propria dipendente che tramite le accuse di comportamento inappropriato (messaggi “sessualmente trasgressivi”) aveva dato il via al caso Horner sta facendo molto discutere.
All'interno del paddock c'è chi è esterrefatto per la leggerezza con la quale la scuderia di Milton Keynes starebbe gestendo la situazione. «Che mossa assolutamente ripugnante da parte loro quella di sospendere la dipendente, ma lasciare Horner muoversi liberamente nel paddock, comportandosi come se fosse suo», ha scritto su "X" Amanda Phillips, coordinatrice delle operazioni commerciali della divisione Formula 1 di Alpine.
Anche l'ex pilota Ralf Schumacher se l'è presa con il team principal della Red Bull: «Non ho ancora sentito scuse, in nessuna forma. Vengono diffuse delle voci, ma sembra che ci sia un fondo di verità. Altrimenti, le riviste più note non direbbero tutte la stessa cosa e Jos Verstappen non direbbe che sono successe troppe cose». Proprio negli scorsi giorni il padre di Verstappen si era chiaramente schierato contro Horner: «Se non se ne va, il team rischia di esplodere», aveva detto.