Sainz mina vagante? «Una sua perdita di controllo andava messa in conto»
Fiorio critico con la gestione della Rossa.
SHANGHAI - Il prossimo anno alla Ferrari arriverà Lewis Hamilton. Il britannico, oggi opaco alla Mercedes, ha ottenuto la sua possibilità “rossa” anche grazie al benestare di Charles Leclerc, fresco di rinnovo pluriennale. Ovvio dunque, tenendo conto dell’ok dato, che il monegasco abbia visto precipitare il suo rapporto con Carlos Sainz. Ovvio poi anche che i risultati dello spagnolo, brillante nelle prime gare dell’anno, non abbiano aiutato a stemperare la tensione a Maranello.
Le scintille tra i due piloti della scuderia italiana sono quasi diventate fiamma nello scorso weekend, a Shanghai, quando tra Sprint e gara i due si sono scambiati dispetti, facendo venire la pelle d’oca ai tifosi.
Tale situazione è destinata a durare e, soprattutto, si sarebbe potuta evitare? È dubbioso Cesare Fiorio, direttore sportivo della Ferrari tra la fine degli anni ‘80 e l'inizio degli anni ‘90 e, soprattutto, “gestore” della coppia Mansell-Prost.
«Non conosco i loro contratti ma una perdita di controllo di Sainz andava messa in conto già a inizio stagione, e Vasseur non può farci niente - ha spiegato l’ex dirigente - Anche io sono rimasto sorpreso che la notizia dello “scambio” tra Sainz e Hamilton sia emersa ancora prima dell’inizio della stagione. Come puoi pensare di portare bene avanti il lavoro con un pilota che hai appena scaricato? La scelta di raccontare anticipatamente il futuro ha creato una situazione di tensione anche perché i programmi sembravano improntati attorno alla figura di Leclerc. E invece è stato Sainz a battere le Red Bull per due volte».