Mondiale alla prova del nove
Crocevia-Montreal, la F1 toglie il velo.
MONTREAL - La Formula 1 lascia temporaneamente la Vecchia Europa per trascorrere un weekend in Canada, su una delle sue piste storiche. Una pista in calendario dagli anni Sessanta e a Montreal dal 1978, anno in cui vinse Gilles Villeneuve a cui ora è dedicato il circuito sull’isola di Notre-Dame tra il vecchio bacino olimpico del canottaggio e il fiume San Lorenzo.
Dopo i tuffi nel porto di Monte Carlo è difficile prevederne altri da queste parti, considerando la temperatura dell’acqua: Fred Vasseur è riemerso dalle acque di Monaco con la tosse, immaginatevi che cosa potrebbe succedergli dopo un bagno canadese…
Dopo otto gare, un terzo del cammino, la Formula 1 è alla prova del nove: tra la fatica di Montreal e quella successiva a Barcellona, capiremo definitivamente se il Mondiale 2024 è ufficialmente riaperto o se Verstappen tornerà a governarlo come a inizio stagione. Un anno fa in Canada ci arrivammo con cinque vittorie di Max e due di Perez, a questo giro il panorama è invece stato decisamente più vario, sempre con cinque successi di Max, ma con uno anche di Sainz, Norris e Leclerc. Quattro vincitori in otto Gran Premi possono essere come i tre indizi di Agatha Christie.
Quello che abbiamo visto tra Miami, Imola e Monaco lascia credere in un Mondiale aperto, con tre squadre molto vicine, addirittura divise solo da un decimo. Red Bull, Ferrari e McLaren oggi sembrano davvero molto simili nelle prestazioni, con la sensazione che a far la differenza possa essere il set-up sulle diverse piste. Una volta puoi essere in pole e quella dopo, se sbagli, ritrovarti al sesto posto come capitato a Max nel Principato. Ci sono tre squadre e cinque piloti (aspettando il risveglio di Perez) che possono lottare per la pole e la vittoria. Sembra quasi il campionato che sognavamo, fin troppo bello per essere vero.
Monte Carlo ci ha restituito una Ferrari galvanizzata, con un Leclerc che finalmente ha scacciato gli incubi dopo 40 gare senza vittorie. Charles si è ripreso la leadership nel box e questo può contare parecchio, con il rischio che ora vada in depressione un Carlos Sainz sempre alla disperata ricerca di un posto al sole - sempre più complicato da trovare - nel 2025… Ma da Monaco arriva anche una McLaren sempre più convinta dei suoi mezzi, con un Oscar Piastri che non vede l’ora di cancellare quello zero nella casella delle vittorie, esattamente come ha appena fatto il compagno Norris. La pista canadese è una di quelle più toste per i freni e il motore, ma dove bisogna anche essere aggressivi sui cordoli, cosa che ha fatto soffrire molto la Red Bull ultimamente. Potrebbe insomma essere un circuito favorevole alle rivali, ma come sempre a Montreal un ruolo importante lo giocherà il meteo, anche se oggi ormai il clima ci sta abituando alle peggiori sorprese.