La F1 fa tappa a Barcellona, dove la Rossa cercherà di riprendersi dal doppio zero di Montréal e "sfruttare" la spinta emotiva di Le Mans
Nel weekend di casa Carlos Sainz svelerà il proprio futuro?
BARCELLONA - Prima Monte Carlo, poi Le Mans. Peccato che la Ferrari non abbia partecipato anche alla 500 miglia di Indianapolis… avrebbe potuto completare una grande slam motoristico unico, quello che per i piloti viene chiamato Triplice Corona. La Ferrari ne ha completati due terzi in poco più di venti giorni. Qualcosa di unico. Maranello sta attraversando un momento davvero particolare. Il successo di Le Mans rimette il Cavallino in corsa per il Mondiale Wec, ma nel fine settimana a Barcellona toccherà a Leclerc e Sainz cercare di riavvicinare la Scuderia alla Red Bull riprendendosi immediatamente dal doppio zero di Montréal, brusco risveglio dopo la dolcezza di Monte Carlo.
La Formula 1 torna in Europa per restarci fino a settembre: sette gare che possono riaprire il campionato ancora nelle mani della Red Bull, oppure chiuderlo prima ancora di ripartite per le gare extraeuropee che dureranno poi fino a dicembre. Finora si sono corsi 9 GP su 24, è appena stato scavallato il primo terzo del campionato. Quella di Barcellona è una pista classica, una di quelle che dà le indicazioni migliori sul rendimento delle monoposto. Per anni è stata la pista dove si provava di più per affinare la messa a punto delle vetture, un tracciato che non ha segreti per gli ingegneri. Domenica sera sapremo davvero se, come sembra, la concorrenza si è avvicinata alla Red Bull. Più che per Max l’esame è per McLaren, Ferrari e Mercedes tornata competitiva all’improvviso in Canada. Oggi la seconda forza pare esser diventata la McLaren che ha trovato una consistenza di risultati decisamente confortanti per le ambizioni di Norris e Piastri.
La Ferrari deve sfruttare la spinta emotiva di Le Mans per tornare a graffiare anche in F1. In Canada ci sono stati troppi problemi per dire che quella è stata la vera SF-24. La Spagna ci racconterà la verità anche perché è previsto che venga portato in pista il secondo step evolutivo. E magari nel weekend di casa sua Carlos Sainz svelerà il suo futuro ancora in bilico tra Audi (Sauber) e Williams. Non esattamente quello che sognava.