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IL SORPASSO A… DUE RUOTEC’è Assen, comincia la battaglia

27.06.24 - 15:44
Tutta colpa di Marquez
Imago
C’è Assen, comincia la battaglia
Tutta colpa di Marquez
La mossa-Marquez ha sconvolto la MotoGP.
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ASSEN - La pista dei cento sorpassi sarà il palcoscenico del primo (dei tanti che verranno) conto da regolare? Dici Assen e pensi inevitabilmente a gare spettacolari e battaglie infuocate, su un circuito che, anche se non più esageratamente bello come un tempo, resta da cuori veri e forti.

E proprio pensando a quello che ha saputo regalarci in passato, il GP d’Olanda non poteva arrivare in un momento migliore e più caldo della stagione, con tutto quello che è accaduto a livello di mercato da quando, tre settimane fa, la MotoGP ha assaggiato per l’ultima volta l’asfalto. 

Cosa? Jorge Martin tradito dalla Ducati, che prima lo ha illuso e poi scaricato malamente per far spazio a Marc Marquez, con grande fastidio (nonostante provi a nasconderlo in tutti i modi) di Francesco Bagnaia, che chiunque avrebbe voluto come compagno tranne proprio Marc.

E poi sempre Jorge che non ci ha pensato due minuti a firmare con l’Aprilia, proprio come ha fatto Marco Bezzecchi, il cui arrivo a Noale difficilmente farà rimpiangere Viñales, il talento più incostante che ci sia. E poi ancora Enea Bastianini, che si trasferirà in Ktm proprio assieme a Maverick.

Ora, poi, resta da capire chi diventerà il secondo team Yamaha, dopo che negli ultimi giorni è trapelato come in VR46 abbiano cambiato idea, decidendo di aprire a Iwata per una mossa che comporterebbe il restare fedele della Pramac alla Ducati.

Mille movimenti che hanno come epicentro proprio Marquez, uscito ancora una volta come il vero Deus ex machina del Motomondiale e che per questo sarà ancora più nel mirino di tutti. Voleva la Ducati ufficiale e se l’è presa, mettendo in ginocchio Borgo Panigale che, anziché sfruttare la propria posizione di forza, si è consegnata all’otto volte iridato. E non è difficile immaginare il livore di Martin nei confronti del connazionale (ma anche di Gigi Dall’Igna e della Ducati tutta), così come la stizza nascosta di Bagnaia, che non si sente più così centrale e protetto, ma pure quella di Bastianini, di fatto scaricato ancora prima del via della stagione. Per non parlare dei sentimenti di Valentino Rossi, che con Marquez ha un conto aperto che non si chiuderà mai.

E così, in un Mondiale che entra nel vivo, è facile immaginarsi una Assen infuocata, con Martin che, oltre a provare a riprendere la fuga in campionato, farà di tutto per tenersi alle spalle il connazionale di Gresini, in quello che è destinato a essere solo il primo confronto tra due che non si sono mai amati troppo ma che, da ora in poi, saranno separati da un abisso. Come lotterà con il coltello tra i denti Pecco, che vorrà iniziare a chiarire subito chi è il padrone in casa Ducati. O Bezzecchi, che ad Assen negli ultimi due anni è sempre andato fortissimo e quindi proverà a raddrizzare una stagione complicata. Per non parlare del duo Aprilia, che sui cambi di direzione velocissimi della pista olandese ha sempre viaggiato forte. Se Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa hanno solo fatto finta di sfidarsi a boxe, ad Assen si picchierà invece duro e senza sconti.

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COMMENTI
 

4PS 2 gior fa su tio
Pilota più scorretto di sempre della moto gp

gabola 2 gior fa su tio
Risposta a 4PS
e bon dai,ora corre in auto,e il tifo si sta piano piano sta tornando agli appassionati e i tifosi tornano allo stadio

Don Quijote 2 gior fa su tio
Alla Ducati non gli frega niente di cosa pensa Valentino, Martin, Bagnaia o qualche giornalista tifoso. La Ducati, come tutti, guarda ai propri interessi, economici e di prestigio, come mantenerli e come raggiungere altri, solo loro hanno tutti i dati per valutare. Bagnaia avrà la stessa moto di Marquez, deve correre, vincere e basta, non deve avere uno scudiero per vincere. Martin diceva a Marquez che il materiale di Pramac era competitivo quanto la rossa, ok, allora se da consigli agli altri perché non è rimasto in Pramac? Marquez è l'unico pilota in griglia che infiamma le corse è piace a livello mondiale tranne che ai piagnina dietro a Valentino che, percentualmente sono pochi e non contano economicamente.

cle72 1 gior fa su tio
Risposta a Don Quijote
"percentualmente sono pochi e non contano economicamente" hai una realtà tutta tua? Pochi? Forse non ti sei reso conto della presenza del giallo e del VR46 presente ad ogni gara. Valentino ad oggi sempre l'unico numero 1. Il pilota più amato da 20 anni in tutto il mondo. Il pilota che ha ravvicinato le persone al mondo delle moto. Unico pilota ad aver vinto almeno un mondiale in tutte le categorie 125,250,500 e moto GP. Insomma la storia dell'ultimo ventennio

Don Quijote 1 gior fa su tio
Risposta a cle72
Mi dispiace per il tuo Valentino che adesso non è più in griglia. Tutto quello che dici su di lui è vero. Quello che ho scritto è tutt'altra cosa, i pochi è riferito ai tifosi personali VR e non della moto GP che hanno legato al dito quel episodio del 2015, tutto sommato ridicolo da entrambi i piloti (la schermaglia reciproca andava avanti da tempo). Concorderai che solo la stampa italiana, spagnola è quella di Tio continuano a menare il torrone su quisquilie di 10 anni fa e di cui non frega niente a nessuno, a parte a quei babbei, ivi compresi alcuni giornalisti coinvolti emotivamente e non sportivamente.
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