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IL SORPASSO A… QUATTRO RUOTEFuori dai quotidiani e dalle tv: un calendario senza senso

02.10.24 - 20:59
Lunga attesa tra Singapore e Texas. Quasi un mese di stop nel bel mezzo di un Mondiale che ha tantissimo da raccontare
keystone-sda.ch (TOM WHITE)
Fuori dai quotidiani e dalle tv: un calendario senza senso
Lunga attesa tra Singapore e Texas. Quasi un mese di stop nel bel mezzo di un Mondiale che ha tantissimo da raccontare
Intanto questa F1 sta confermando di non essere più uno sport per vecchi, sempre che agli anni sul passaporto non corrispondano dei titoli nel curriculum.
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AUSTIN - La Formula 1 ha avuto la brillante idea di prendersi quasi un mese di vacanza tra il GP di Singapore e quello del Texas, messo in calendario il 20 ottobre, quando inizierà un trittico che in tre settimane porterà il campionato da Austin a San Paolo, passando dal Messico. Un calendario senza senso, diciamolo. Ma fermiamoci qui, prima che qualcuno in Federazione ci legga e ci condanni ai lavori socialmente utili come è toccato a Max Verstappen. Il risultato è stato che la F1 è uscita dalle pagine dei quotidiani e dai canali televisivi. Un blackout poco comprensibile nel bel mezzo di un campionato che ha ancora tanto da raccontare perché nulla appare scontato a sei gare (e tre Sprint) dalla conclusione. 

C’è stato il tempo per salutare Daniel Ricciardo che un anno fa si era presentato in pista in Texas a cavallo e ora ha invece dovuto lasciare il volante al giovane Lawson, che già lo aveva sostituito dopo il suo infortunio al polso al Gran premio d’Olanda 2023. Si ritira a 35 anni uno degli highlander del paddock: Ricciardo aveva debuttato nel 2011 ed ha disputato 257 gare. Prima di lui erano entrati in gioco solo Fernando Alonso (2001) e Lewis Hamilton (2007) che però hanno vinto decisamente di più e non hanno la minima intenzione di lasciare. Chi potrebbe seguirlo sono Sergio Perez e Valtteri Bottas, altri due “dinosauri” arrivati a fine corsa. Questa F1 non è più uno sport per vecchi, sempre che agli anni sul passaporto non corrispondano dei mondiali nel curriculum. Bearman e Colapinto ci stanno dimostrando che i ragazzi in arrivo dalla Formula 2 hanno le qualità per essere della partita e, molto spesso, costano anche meno. È una Formula 1 che va alla ricerca dei volti del futuro. Se Verstappen, Leclerc, Norris e Russell possono essere considerati gli uomini dell’oggi, con Piastri, Colapinto, Bearman, Antonelli, Lawson e Doohan, si viaggia già nel futuro. C'è bisogno di un ricambio immediato per regalare al pubblico nuovi protagonisti ed essere pronti quando gli Hamilton e gli Alonso lasceranno. È un’operazione che ha un senso, considerando che anche l’età media degli spettatori sta calando, accogliendo tra gli appassionati nuove generazioni di tifosi. E una volta capito che dalla F2 arrivano piloti preparati, il gioco è fatto.

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