«Charles ha tutte le carte in regola per diventare campione del mondo»
Il 2025 della Ferrari si preannuncia infuocato.
MARANELLO - I motori della Formula 1 sono spenti e lo resteranno fino al 20 ottobre, quando il Mondiale arriverà in Texas a poche settimane dalle elezioni presidenziali americane. Ci sarà qualche candidato che sfrutterà il palcoscenico di Austin? Chissà. L’anno scorso Trump si fece vedere al box McLaren ad esempio. Non resta che aspettare.
Ma se i motori sono silenziosi, del circus si continua a parlare. La scorsa settimana mi è capitato di cenare con Robert Kubica, ospite d’onore del Ferrari Club Abbiategrasso che gli ha assegnato il premio Cavallino. Robert, che oggi corre con Af Corse nel mondiale Endurance e proprio a Austin ha vinto la 6 ore guidando la Ferrari gialla 499P, a un certo punto, chiacchierando della Formula 1 che ci aspetta, ha buttato lì una frase sulla quale vale la pena riflettere: «L’anno prossimo mi piacerebbe essere una mosca a Maranello e vedere come si comporta Lewis. Per lui che ha sempre corso per team inglesi non sarà facile…». Kubica, che di team ne ha girati tanti in vita sua, sa bene come possono cambiare le cose tra una squadra e l’altra. Lui poi è sempre stato molto attento all’ambiente in cui correva. Un po’ perché è un perfezionista, super esigente con sé stesso, un po’ perché ha un caratteraccio, come ammette lui stesso.
Come sarà l’impatto di Lewis in Ferrari sarà uno dei temi caldi della prossima stagione. Il suo confronto con Leclerc sarà qualcosa di speciale e di nuovo per Hamilton che, Rosberg a parte, non ha mai avuto un compagno pericoloso. E Leclerc lo sarà molto più di Russell, che pure quest’anno lo ha spesso messo in difficoltà (George conduce 13-5 in prova, ma ha 19 punti in meno in classifica). Il confronto con Charles partirà proprio dalla qualifica, specialità in cui Leclerc eccelle come ha raccontato Jock Clear, direttore della Ferrari Driver Academy, al podcast F1 Nations: «Charles ha tutte le carte in regola per diventare un campione del mondo. Lo dico dal 2018, ovviamente, quando lavoriamo con lui in Academy. Abbiamo visto tutte le cose giuste in tutte le fasi giuste. Ha il passo da qualifica. Mio Dio, ha, voglio dire, penso onestamente che sia il miglior pilota da qualifica che abbiamo visto. È difficile risalire a Michael, Mika e altri, ma lui è sicuramente il migliore in qualifica». Un osso durissimo per Hamilton che in qualifica ultimamente ha perso un po’ il ritmo.
Sarebbe davvero interessante potersi trasformare in una mosca e infilarsi nei corridoi di Maranello. Basterebbe non arrivare nel momento in cui uno dei due è arrabbiato, altrimenti si rischierebbe di finire schiacciati su un muro.