Verstappen-Norris si giocano tutto
Non sempre le ciambelle “riescono” col buco.
AUSTIN - La Formula 1 riaccende i motori per lo sprint finale che poi, a dire il vero, tanto sprint non è perché in calendario ci sono ancora sei Gran Premi (più tre mini gare) e si finirà solo a dicembre. Si riparte dall’America per un trittico che senza interruzioni porterà la carovana dal Texas al Brasile, passando dal Messico. La cosa bella è che quest’anno non è già tutto deciso. Il titolo Piloti è ancora in discussione, con Norris che ha 52 punti di ritardo su Verstappen, mentre quello Costruttori sembra ormai destinato a cambiare padrone passando alla McLaren, che ha 41 punti di vantaggio sulla Red Bull dominatrice delle ultime due stagioni.
Il duello tra Verstappen e Norris può essere sintetizzato da un titolo vecchio come la storia della Formula 1: l’uomo contro la macchina. Max contro la McLaren. Perché oggi è indubbio che la vettura papaya sia la migliore in pista, a meno che nelle tre settimane di pausa Red Bull, Ferrari o Mercedes non abbiano trovato un coniglio nel cilindro. L’olandese riuscirà a respingere l’assalto del britannico? E soprattutto Lando riuscirà a non gettare più via le occasioni come spesso gli è capitato quest’anno? Perché va detto che senza gli errori suoi e del team oggi sarebbe già in testa al campionato. Ha perso punti pesanti in Ungheria, a Monza, a Baku. C’è chi sostiene che Leclerc al volante di una McLaren sarebbe molto più avanti in classifica, una cosa tutta da dimostrare perché anche Charles non ha fatto un percorso netto da sbavature. Certo Norris non può più permettersi di sbagliare, soprattutto adesso che per la prima volta a Singapore è riuscito a restare in testa dal primo all’ultimo giro, scacciando il fantasma delle sue partenze false che ormai lo stava tormentando.
Max, invece, di errori ne commette pochissimi anche con una Red Bull che non è più quella di inizio anno. Se si trattasse di una gara di atletica non ci sarebbero dubbi: oggi il pilota oranje vale di più del pilota britannico. Ma in Formula 1 c’è di mezzo la macchina e la McLaren può permettere a Lando di ribaltare la situazione scrivendo una pagina di storia importante: l’ultimo campione del mondo a Woking è stato Lewis Hamilton nel 2008. Che è poi anche l’ultima stagione in cui la Ferrari vinse il Mondiale costruttori. Perché Giambattista Vico sia contento, però, la Ferrari dovrebbe recuperare 75 punti al team di Andrea Stella. Corsi e ricorsi non sono come le ciambelle, non sempre riescono col buco…