Il Mondiale Costruttori è apertissimo. La Rossa, meravigliosa ad Austin, deve restare sulla cresta.
Un po' diverso il discorso tra i piloti, dove Verstappen ha guadagnando 5 punti su Norris nel momento cruciale della stagione.
AUSTIN - Il sogno americano può diventare un format esportabile anche in Messico e in Brasile e poi in giro per il mondo fino ad Abu Dhabi. La doppietta della Ferrari in Texas ha cambiato gli scenari della Formula 1 e potrebbe modificare anche il finale del film, almeno quello che racconterà il mondiale Costruttori. Se Verstappen guadagnando 5 punti su Norris nel momento cruciale della stagione ha rimandato i cattivi pensieri nel casco del suo rivale, Leclerc e Sainz - facendo bottino pieno - hanno ridato vita al campionato ferrarista portando il Cavallino a -48 dalla McLaren che, con 250 punti ancora in palio per i team, non sono un distacco proibitivo.
La Rossa può davvero sognare. Da tanto un mondiale Costruttori non era così combattuto, d’altra parte quest’anno hanno vinto quattro scuderie e sette piloti diversi e il leader del campionato Verstappen (sprint texana a parte) non s’impone da 8 gare, ovvero dal GP di Spagna del 23 giugno. Ma se Max, allungando di 5 lunghezze su Norris, ha preso una boccata d’ossigeno portando il vantaggio a 57 punti e soprattutto aumentando i dubbi del britannico che, mentalmente, non riesce a reggere il confronto, tra i costruttori lo scenario si è stravolto riammettendo alla festa la Ferrari che ad Austin era la macchina più veloce in assetto gara.
La Scuderia è stata l’unica a presentarsi in America senza novità sulla SF-24. La pagina degli aggiornamenti della Ferrari pubblicata dalla Fia era bianca. Nessuna novità. Ma le novità portate a Singapore, su una pista anomala e unica, hanno dato i loro frutti anche su una pista tradizionale come quella statunitense e le rosse in gara sono state imbattibili. Tutto ha funzionato, anche la strategia che ha permesso a Sainz di saltare Verstappen. Il problema è che in questa F1 2024 a ogni gara la situazione sembra ribaltarsi. Per cui già nel prossimo weekend in altura a Città del Messico si potrebbero vedere altre novità. La Ferrari ha l’obbligo di provarci, sarebbe da stupidi perdere un’occasione che si è aperta così all’improvviso. Dopo i successi di Monaco e Monza, si era un po’ incartata su se stessa. Adesso sta cavalcando l’onda giusta. Basta restare sulla cresta.