Luca Marini è amareggiato a causa delle prestazioni offerte dalla sua Honda: «Per le Rosse siamo dei birilli, vanno veloci il doppio...».
A una gara dal termine conduce la classifica generale Jorge Martin (485 punti), davanti a Pecco Bagnaia (461). Dal canto suo Marini è 22esimo (14).
BARCELLONA - La prima stagione di Luca Marini alla Honda - dopo tre anni trascorsi alla Ducati - non è stata per niente soddisfacente.
Il pilota italiano occupa infatti soltanto la 22esima posizione della classifica con 14 punti, ma le sue prestazioni sono state condizionate da una non performante Repsol, che ha subìto il dominio della scuderia di Borgo Panigale per tutto l'anno. Il punto di svolta potrebbe arrivare nel 2027 quando cambieranno i regolamenti, con l'avvento della cilindrata 850cc, meno aerodinamica e niente abbassatori. «Per le Ducati siamo dei birilli e siamo obbligati a schivarle se vogliamo rimanere in piedi, perché vengono verso di noi senza paura», ha dichiarato Marini ad "AS.com". «I piloti della Rossa che sono caduti in Malesia, ovvero Marc Marquez e Franco Morbidelli, quando sono tornati in pista mi hanno superato facilmente e mi hanno travolto. Hanno perso un sacco di tempo e alla fine non ho nemmeno avuto la fortuna di guadagnare qualche posizione. Se una Ducati cade e riparte, siamo consapevoli che sono in grado di togliere ai loro avversari anche gli adesivi, vanno veloci il doppio rispetto a noi. Ma è normale fare dimostrazioni quando hai una moto migliore...».