Pecco e Marquez sono andati in vacanza felici, mente tutti gli altri - in questo lungo inverno - saranno accompagnati da parecchi pensieri
A Noale e in casa KTM (con Acosta che freme) dovranno cambiare molte cose. Meglio sta la Yamaha, mentre per prevedere il 2025 della Honda servirebbe Nostradamus. Prima o poi, però, si stancheranno di prendere schiaffoni da tutti.
BARCELLONA - Francesco Bagnaia e Marc Marquez sono andati in vacanza felici. Marc decisamente molto di più, avendo già ricevuto il regalo di Natale sotto forma della Ducati ufficiale, la moto sognata negli ultimi anni complicati in Honda. Pecco un po’ meno, e del resto ci sta avendo perso un Mondiale che avrebbe potuto essere suo senza qualche errore di troppo. Ma il modo in cui lo ha perso, vincendo più di tutti e comunque arrendendosi solo all’ultimo a un Jorge Martin sontuoso, ha rafforzato nel torinese quella consapevolezza nei propri mezzi che gli sarà utilissima il prossimo anno. Quindi, Pecco e Marc felici, dicevamo, perché il giorno di test di Barcellona ha confermato quello che tutti sospettavano: ovvero che la GP25 è già a un livello altissimo, il che vuol dire che il vantaggio attuale sulla concorrenza non andrà disperso e i due potranno concentrarsi l’uno sull’altro. Pure Fabio Di Giannantonio nel 2025 avrà la terza Ducati ufficiale, vero, ma a immaginarselo a lottare con quei due per il Mondiale ce ne passa.
I pensieri su quello che potrà accadere accompagneranno invece tutti gli altri in questo inverno. A cominciare da Martin, che per un po’ vivrà su una nuvola per il Mondiale vinto, ma che vorrà quanto prima risposte concrete dall’Aprilia, che in questi anni ha fatto tante false promesse: di lottare per il Mondiale, di essere competitiva costantemente, di saper crescere durante la stagione. Adesso a Noale dovrà cambiare tutto, perché avere il campione del mondo, al di là delle battute sul numero 1 tra un permaloso Davide Tardozzi e un ironico Massimo Rivola, obbligherà i veneti ad alzare l’asticella della competitività. Anche perché, con Jorge alla corte dell’Aprilia è arrivato un Marco Bezzecchi altrettanto motivato a far bene. Così che, almeno dal punto di vista dei piloti, a Noale adesso possono solo avere certezze.
Poi c’è la Ktm, che naviga in acque finanziariamente così agitate che a Barcellona c’era perfino chi sollevava dubbi sulla presenza di quattro moto sulla griglia 2025. Non sono messi così male a Mattighofen, ma il prossimo sarà l’anno in cui dovrà cambiare tutto: Pedro Acosta chiede una moto per lottare per il titolo, mentre Bastianini vorrà scoprire se il rimpianto per avere firmato così presto con gli arancioni durerà o meno. Molto meglio è messa la Yamaha, invece, che non solo con la Pramac tornerà a schierare quattro moto avendo strappato alla Ducati il miglior team satellite, ma sta investendo (e lavorando) tantissimo per tornare in alto. I risultati delle ultime gare lo dicono, con Quartararo che dopo anni complicati torna a vedere la luce. Se poi anche il nuovo motore V4 che dovrebbe debuttare in pista a breve darà i risultati attesi… Infine, la Honda. E qui, francamente, per immaginarsi come sarà il 2025 servirebbe Nostradamus. Zarco qualcosina ha fatto vedere, Luca Marini continua a sorridere ma è sempre nelle retrovie, Joan Mir ha firmato solo per aumentare il conto in banca. Ma la Honda… è la Honda. E prima o poi si stuferà di prendere schiaffoni da tutti.