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IL SORPASSO A… DUE RUOTEKTM, dipendenti lasciati a casa e futuro incerto

05.12.24 - 12:52
Il colosso delle due ruote è in crisi. E trema anche il Motomondiale
Imago
KTM, dipendenti lasciati a casa e futuro incerto
Il colosso delle due ruote è in crisi. E trema anche il Motomondiale
Piloti attirati con l’inganno.
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MATTIGHOFEN - Ma in KTM cosa cavolo hanno combinato? Come hanno fatto a nascondere per mesi una crisi finanziaria che oggi ha portato a scoprire un buco, meglio, un cratere, che viene stimato in circa tre miliardi di euro e che pone seri dubbi esistenziali sul futuro della Casa austriaca? 

Questa è la domanda che nell’ambiente finanziario, non solo quello dell’industria motociclistica, si stanno facendo un po’ tutti nelle ultime settimane, dopo che quella della Casa di Mattighofen è diventata giorno dopo giorno una crisi sempre più preoccupante. 

Dopo che la Pierer Industries, la holding che fa capo a Stefan Pierer, ha presentato in tribunale una richiesta di insolvenza sotto la propria responsabilità, in Austria non ci si è nascosti nel definire quella del maggior Gruppo motociclistico d’Europa come la più grande procedura di insolvenza dell’anno nel Paese. E nonostante le rassicurazioni da parte dei vertici - nell’arco di pochi mesi l’emergenza verrà affrontata e risolta attraverso un piano solido e ben strutturato - questo sarà un Natale da incubo per centinaia di dipendenti a rischio di perdita del lavoro.

Già in questa prima settimana di amministrazione controllata saranno circa 500 i dipendenti che saranno lasciati a casa, ma le prospettive che i numeri salgano velocemente sono altamente reali, con i magazzini pieni (si parla di 130 mila moto invendute), le linee di produzione destinate a fermarsi, i creditori preoccupati che iniziano a bussare alla porta e nuvole sempre più oscure sull’orizzonte.

Di fronte a una crisi così enorme, il discorso sportivo per certi versi passa inevitabilmente in secondo piano. Ma siccome in questa rubrica si parla di competizioni, ecco che la preoccupazione su quello che sarà anche il destino agonistico della KTM è di forte attualità, con le paure, per ora smentite, che tra pochi mesi possano esserci quattro moto in meno sulla griglia della MotoGP. Quelle di Brad Binder e Pedro Acosta, compagni nel team interno, e quelle di Enea Bastianini e Maverick Viñales sulle RC-16 del team Tech3, con questi due piloti, soprattutto, che sentono di essere stati attirati dalla dirigenza austriaca, in una vera e propria trappola.

Perché, quando l’ex Ducati e l’ex Aprilia hanno firmato ai tempi del Mugello, la situazione in casa KTM sembrava essere esattamente l’opposto. Ma pensare che Pierer non fosse conscio di viaggiare a pochi centimetri dal baratro è altamente utopistico. Eppure… Ricordate il bracco di ferro lungo ed estenuante - poi fortunatamente perso, viene da dire oggi – che Pierer e il suo responsabile per lo sport, Pit Beirer, hanno portato avanti lo scorso anno con la Dorna per potere schierare già in questa stagione una terza squadra in MotoGP per andare a creare il dream team Marc Marquez-Acosta? La Dorna allora non si era piegata a quelli che erano stati quasi dei ricatti da parte della dirigenza austriaca, ma viene quasi da inorridire a pensare cosa sarebbe altrimenti potuto accadere.

In un momento in cui la MotoGP si prepara al cambio di padrone, con l’ingresso di Liberty Media, e un piano di sviluppo che la porterà a rilanciare la propria immagine sportiva nel mondo, la crisi della KTM rappresenta il peggior regalo di Natale che il mondo della moto potesse ricevere.

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COMMENTI
 

centauro 1 mese fa su tio
Spero solo in futuro di trovare i ricambi per la mia Husqvarna!

francox 1 mese fa su tio
I CEO KTM avranno fatto la scuola con quelli di Credit Suisse, Swissair, Raiffeisen, eccetera eccetera eccetera. Maia püsee che ta pò, che ta fa nagott nisun.

francox 1 mese fa su tio
Risposta a francox
nisün..

Mox 1 mese fa su tio
Le manie di grandezza (di Pierer) si pagano care

comp61 1 mese fa su tio
Hanno regalato le ebike ( invendute) ai dipendenti per passare un natale sereno o, almeno, pedalando.

prophet 1 mese fa su tio
Risposta a comp61
ktm Fahrrad é staccata dalla moto. In comune ha solo il nome. La produzione di bici nasce nel 1964 e formalmente la divisione bici é nata nel 1992 dalla grossa crisi finanziaria (coincidenza ? :) ).
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