La rivoluzione è dietro l'angolo
Regole, batterie, carburante: che malumore nel circus...
PARIGI - Nel mondo della Formula 1 un’ombra di preoccupazione si allunga sul futuro della competizione, mentre ci si prepara a una trasformazione radicale con le regole tecniche che entreranno in vigore nel 2026.
Sebbene la stagione ormai alle porte possa sembrare in pausa, i simulatori sono a pieno regime, con un esercito di collaudatori al lavoro per adattarsi al nuovo scenario. L’introduzione delle nuove regole è motivata dalla spinta verso la sostenibilità, ma ciò porta con sé una serie di sfide significative, paragonabili alla scalata di una montagna.
Al centro del dibattito c’è la batteria, elemento chiave del nuovo regolamento. La transizione dal tradizionale motore termico a un sistema ibrido più avanzato ha portato alla rimozione dell’MGU-H, componente che sfruttava l’energia dei gas di scarico, in favore di un potenziato MGU-K. Questo nuovo dispositivo si occuperà di recuperare l’energia cinetica, incrementando il suo contributo addirittura del 300%. In pratica, metà della potenza - si prevede intorno ai 1'000 cavalli - verrà generata proprio da questo elemento.
Questi cambiamenti tecnici, tuttavia, hanno sollevato serie preoccupazioni in fase di simulazione, specialmente per quanto riguarda la frenata. Per ottimizzare la ricarica delle batterie, le auto saranno infatti costrette a frenare con un notevole anticipo, eliminando le opportunità di sorpasso che sono l’anima del motorsport. La FIA, per mitigare l’effetto di queste nuove dinamiche, ha pensato di introdurre ali mobili sia all’anteriore che al posteriore delle vetture. Ma se queste soluzioni saranno efficaci è ancora tutto da verificare.
L’insoddisfazione tra i collaudatori è evidente, e non mancano commenti schietti e coloriti riguardo alla nuova configurazione delle auto, fino a un inequivocabile «queste vetture sono dei cessi...».
L’intento di ridurre l’impatto ambientale si estende anche ai carburanti, con formule che si prevede saranno più ecologiche. Tuttavia, si vocifera che queste regole siano state fortemente influenzate da Audi, che avrebbe posto condizioni per il suo ingresso nel campionato. L’intera questione sembra essere come una patata bollente, e noi, in attesa che questa si raffreddi, nel dubbio pigiamo sul gas, sempre! Alla prossima.