Kariem Hussein è stato sospeso nove mesi per doping, niente Giochi Olimpici per lui: «Ho avuto un calo di zuccheri».
TOKYO - Kariem Hussein - squalificato nove mesi per doping e privato delle Olimpiadi di Tokyo - si è giustificato attraverso un videomessaggio, dove appare visibilmente sconvolto.
L'atleta rossocrociato ha affermato che si è trattato di un gesto maldestro da parte sua. Il 32enne ostacolista ha infatti ammesso di aver ingerito una pastiglia (Gly-Coramin) due ore prima della corsa preliminare di venerdì, tra la gara finale e il test antidoping di sabato. Poco prima aveva infranto il limite olimpico sui 400 m ostacoli in 48,84'', ma il risultato è stato annullato e il ricorso di Hussein contro il divieto provvisorio è stato respinto.
«Dopo l'ultima gara mi sono sentito ipoglicemico, ho avuto un calo di zuccheri e ho preso una pastiglia in presenza di altre persone, così come dell'addetto al controllo antidoping», ha dichiarato proprio Hussein nel videomessaggio. «Sottolineo che il fatto è avvenuto dopo la gara e prima del controllo. Si tratta di una disattenzione».
In seguito l'elvetico ha anche pubblicato un post su Twitter (vedi allegato in fondo al testo), dove ribadisce il concetto. «Il mio sogno dei Giochi Olimpici di Tokyo è finito. Sono stato squalificato per nove mesi. Una pastiglia (Gly-Coramin) conteneva una sostanza illegale. Ho commesso un errore con gravi conseguenze. Sono dispiaciuto. Ma chi mi conosce, sa che andrò avanti».
Mein Traum von den Olympischen Spielen in Tokio ist geplatzt. Ich wurde für 9 Monate gesperrt. Eine Lutschtablette (Gly-Coramin) enthielt eine unerlaubte Substanz. Ich habe einen folgenschweren Irrtum begangen. Es tut mir leid. Aber wer mich kennt, weiss, ich mache weiter. pic.twitter.com/MoGdaM7QTB