Podio tutto rossocrociato alle Olimpiadi con Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand
La squadra rossocrociata ha dominato la prova. Ammutolite le avversarie.
IZU - Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand hanno monopolizzato il podio nella gara olimpica del Cross-Country, regalando una storica tripletta alla Svizzera.
Lo show rossocrociato è stato aperto dalla Neff la quale, grintosa, attenta e precisissima fin dalle prime pedalate, ha immediatamente preso la testa della corsa. Per non lasciarla più. Impresso un ritmo indiavolato alla gara, Jolanda ha anzi velocemente allungato su tutte le rivali, prendendo il largo e vedendo il suo vantaggio crescere costantemente. I 10”-15” secondi di margine dei primissimi km sono così presto diventati 30”, poi 40”. Durante il terzo dei cinque giri in programma il vantaggio ha poi toccato il minuto, permettendo alla Neff di gestire, attivamente, la sua azione. E di volare in solitaria fino al traguardo.
Pronti all’applauso, a quel punto i tifosi si sono concentrati su quello che stava accadendo alle spalle della nuova campionessa: alle gesta di Sina Frei e Linda Indergand, che a lungo hanno battagliato con le francesi per la piazza d’onore. A 7 km dall’arrivo le rivali sono però crollate, permettendo alle due rossocrociate di sgomitare per un dividersi il dolcissimo piazzamento sul podio. Alla fine l’argento lo ha acciuffato la 24enne, che ha preceduto allo sprint la 28enne. Non ci sono in ogni caso stati graffi o delusioni: solo la festa. Solo il tripudio rossocrociato.
Già capace di vincere un oro e due argenti ai campionati del mondo, tre ori ai campionati europei e tre Coppe del Mondo, la Neff era ancora a secco di soddisfazioni “olimpiche”. Cinque anni fa, a Rio de Janeiro, partì sognando una medaglia, anche pesante, ma tornò a casa con un magrissimo sesto posto.
Di più, per la MTB femminile rossocrociata, il risultato giapponese è incredibile se si pensa che nelle ultime quattro edizioni dei Giochi mai un’atleta era riuscita a salire sul podio. L’unica medaglia era arrivata nel 2000 quando Barbara Blatter fu d’argento dietro la pioniera italiana Paola Pezzo.
Dopo quell’acuto ci furono il sesto posto di Petra Henzi nel 2008 a Pechino e il quinto di Esther Süss nel 2012 a Londra. A Rio anche la Indergand si mise in luce, ma non andò comunque oltre l’ottava piazza. Izu ha spazzato via tutto...